Felci, ciuffi di erica e rododendri tra montagne, dirupi e cavità ricreano paesaggi in miniatura.
La roccaglia, o rock-garden o più semplicemente giardino roccioso, è la riproduzione esatta, ma in miniatura, di uno scorcio di paesaggio montano, di un angolo di campagna o di deserto.
Una prova importante
Per chi si dedica al giardinaggio, la roccaglia rappresenta indubbiamente la prova più difficile da affrontare. Il giardino roccioso, infatti, non ammette errori di composizione o una tecnica improvvisata.
Come realizzare un giardino roccioso
Per la realizzazione di un giardino roccioso bisogna scegliere l’angolo più adatto, procurare il materiale giusto e selezionare le specie più indicate senza alcuna concessione alla fantasia.
La scelta del posto ideale del nostro primo giardino roccioso può essere suggerita dalla particolare struttura del terreno, da eventuali dislivelli, oltre che dallo stile del giardino.
Potrà quindi spuntare alle spalle di un piccolo stagno o ai margini di una scaletta di pietra. Ovunque sorga è indispensabile scegliere piante e fiori: che richiedono le stesse condizioni climatiche e lo stesso tipo di terreno.
E si può subito cominciare con una netta distinzione tra due categorie di piante: quelle che richiedono un terreno ricco di calcio e quelle che al contrario non ne vogliono affatto. Queste ultime crescono soltanto in un terreno neutro, cioè acido, come la torba e la terra di brughiera.
Le piante da scegliere
Rododendro, azalea, felce, oppure l’erica pianta che fiorisce anche nei periodi invernali, o anche il Lampranthus spectabilis una succulenta che ci regala scenografiche fioriture primaverili, possono entrare tutte nella composizione di un giardino roccioso, sapendo però, che necessitano di terreno neutro e che si devono innaffiare con acqua piovana.
Per abbellire la composizione, vanno benissimo le piante alpine, rustiche e vivaci, che si sviluppano rigogliose al riparo tra le pietre. Bene anche le piante annuali e stagionali, come i piccoli bulbi di narciso o di tulipano.
Se la roccaglia spunta ai bordi di uno specchio d’acqua, vanno scelte piante che amano l’umidità, come la felce, iris del Giappone e il bambù.
Un progetto preciso
Come abbiamo già detto, la realizzazione e l’installazione vera e propria di un giardino roccioso richiedono molta pazienza e altrettanto attenzione.
Come prima cosa è opportuno fare un disegno di insieme e un piano dettagliato della messa dimora delle piante e delle pietre.
Inoltre va tenuto conto del successivo sviluppo di ogni specie perché ciascuna di esse ha una sua velocità di crescita.
Una pianta sistemata casualmente può invadere le vicine, nascondendole e addirittura soffocandole.
Se il terreno su cui si vuole comporre il giardino roccioso è brullo, occorre scavare tutta la superficie per una profondità di circa 20 cm, il buco così aperto sarà poi riempito di ciottoli e la terra asportata messa da parte, per essere in seguito recuperata.
Se l’altezza del giardino roccioso è abbastanza elevata, le rocce e le pietre potranno essere fissate con un po’ di cemento (che verrà successivamente ricoperto e mimetizzato con pietre e ghiaia).
La terra nella quale le piante cresceranno dovrà esser sistemata tra le pietre e sarà composta dalla terra esportata precedentemente, recuperata mescolandola a sabbia.
La ghiaia del fondo del giardino e la sabbia mescolata alla terra assicureranno un buon drenaggio: le piante tipiche da roccaglia, e in modo particolare le piante grasse, non amano il ristagno d’acqua nelle radici.
La messa a dimora
Le piante scelte a comporre il giardino roccioso vanno messe a dimora tenendo conto della loro altezza, della loro forma e del loro colore.
Dopo questa operazione, occorre pulire le rocce e pietre con una spazzolina, in modo da togliere ogni traccia di terra, e le piante vanno circondate da sabbia o ghiaia.
Ed ora, ecco un elenco dettagliato delle specie più adatte per roccaglie che voi potrete per tempo seminare, fra crescere e in seguito trapiantare nel vostro giardino roccioso.
Tra le piante erbacee perenni potete scegliere l’arabide, la campanula, il garofano piumoso, la gipsofila e la saponaria. E ancora: tagete, sassifraga, timo e molto indicato anche il nasturzio nano, veronica, armeria e primula.
Tra le specie bulbose, il colchico, il croco, il ciclamino, il narciso, la scilla, la stembergia, il tulipano signora.
Naturalmente la scelta dei fiori va fatta tenendo conto, non solo delle esigenze delle piante che devono essere comuni, ma anche del loro diverso periodo di fioritura.