Giardino

Serenella: il fiore detto anche lillà

serenella fiore o lillà

La serenella è un fiore meglio conosciuto con il nome di lillà.
La serenella, dal fiore inconfondibile per il suo profumo e la sua caratteristica forma a pannocchia, si presta bene nei giardini a formare siepi o barriere molto decorative.

La serenella è una pianta proveniente dal Medio Oriente, diffusa poi largamente anche in Europa e nel nostro paese, dove è riuscita a naturalizzarsi con successo.

Appartiene alla famiglia delle Oleacee e al genere Syringa vulgaris, nome con il quale viene anche generalmente chiamata, insieme a lillà.

Serenella fiore: caratteristiche botaniche

La serenella può presentarsi come un piccolo albero con tronchi molteplici o un arbusto a portamento eretto fittamente ramificato.

Ha una crescita rapida e raggiunge con il tempo anche notevoli dimensioni, tendendo ad allargarsi, per la capacità della pianta di produrre numerosi polloni. Le piante allevate ad alberello possono formare tronchi del diametro anche di 15-18 cm.

I fitti rami sono ricoperti di foglie decidue cuoriformi e dai margini interi, lunghe dai 5 ai 10 cm, che sono inizialmente di un colore rossastro, per diventare poi verdi.

La serenella fiorisce abbondantemente nel periodo tra aprile e maggio e produce, sui rami dell’anno precedente in posizione terminale, caratteristici fiori raccolti in grappoli piramidali o conici più o meno densi. Il fiore di serenella è generalmente lilla, ma ne esistono anche varietà color malva, violetto, blu, rosa, porpora e una particolarissima serenella dal fiore bianco.
I frutti sono piccole capsule legnose, che contengono i semi.

Serenella fiore: coltivazione

La serenella è un fiore che non richiede difficili cure colturali.
È una pianta molto rustica e poco esigente e cresce bene in qualsiasi buona terra da giardino, purché ricca di sostanze organiche e ben drenata.

Predilige un’esposizione in pieno sole, ma sopporta anche posizioni ombreggiate, anche se ne sarà compromessa la fioritura sui rami meno esposti alla luce. Va sempre riparata da venti forti e correnti d’aria.

Il terreno va concimato in autunno con del letame maturo, o in primavera, alla ripresa della vegetazione, aggiungendo del fertilizzante per piante da fiori all’acqua dell’innaffiatura.

La serenella è una pianta molto forte e difficilmente si ammala o viene attaccata da funghi o parassiti.

Serenella fiore: messa a dimora

La serenella va messa a dimora in autunno o primavera, quando non c’è possibilità di forti gelate.

  • Compra un esemplare in contenitore da un buon vivaista o da un rivenditore di fiducia.
  • Immergi la pianta qualche minuto in un secchio d’acqua per idratare bene le radici.
  • Scava una buca grande almeno il doppio della zolla. Il terreno va vangato in profondità in modo da eliminare i sassi e le radici delle erbacce. Aggiungi del concime organico a lenta cessione, come la farina d’ossa, o del letame maturo.
  • Svasa l’arbusto, slega le radici e interra la pianta, facendo coincidere la parte superiore col livello del suolo. Ricoprila, con l’aggiunta di un terzo di terriccio da piantagione, e compatta bene il terreno.
  • Crea una conca e annaffia abbondantemente. La serenella andrà poi annaffiata regolarmente, in special modo nei periodi siccitosi.
  • Per contrastare la crescita di erbacce puoi impiegare una leggera pacciamatura vegetale con paglia, foglie secche e corteccia sminuzzata.
  • Il primo anno, taglia gli eventuali fiori che spuntano, per non affaticare la pianta mentre mette le radici. 

Serenella fiore: potatura

La serenella non ha bisogno di potature specifiche.
In inverno si possono eliminare i rami secchi e danneggiati, per conservare una crescita armonica.

Invece, dopo la fioritura, si può effettuare una leggera potatura apicale, tagliando solo i fiori che cominciano a seccare e preservando i giovani germogli che si sono sviluppati sotto di loro, che sono quelli che fioriranno l’anno successivo. Fai attenzione, perché una potatura generalizzata della pianta può causare una fioritura assente o molto ridotta l’anno successivo all’intervento.

Se, invece, vuoi ringiovanire una serenella un po’ invecchiata e senza forma con una spuntatura, devi tagliare i rami dell’anno precedente in posizione terminale ad un’altezza di 30 cm, per rinnovare interamente l’arbusto. Fai questa operazione durante il riposo vegetativo, tra ottobre e marzo, e ricordati di utilizzare sempre strumenti da giardinaggio adeguati per ottenere tagli netti senza sfilacciature e non arrecare quindi danni alla pianta. Applica, poi, un prodotto cicatrizzante sul taglio e vedrai che la primavera successiva si riformerà un nuovo ciuffo, che fiorirà due anni più tardi.

Ultima curiosità

Nella tradizione popolare, si credeva che tra i fiori di serenella si nascondessero le fate. Ecco perché veniva messo un fiore di serenella nelle stanze come purificatore e per tenere lontano il male.