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Orecchie di elefante e il suo fascino esotico

orecchie di elefante

Orecchie di elefante è il nome con cui viene comunemente chiamata l’alocasia, appariscente pianta tropicale dalle caratteristiche foglie che ricordano le orecchie di elefante, appunto.

L’alocasia è una pianta arbustiva rizomatosa sempreverde, appartenente alla famiglia delle Araceae, che proviene dalle foreste pluviali del sud-est asiatico.

Il nome alocasia deriva per assonanza da colocasia, che è il genere nel quale questa pianta era prima classificata.

Orecchie di elefante: caratteristiche

L’alocasia, detta anche generalmente, orecchie di elefante, è una pianta formata da un rizoma sotterraneo dal quale nascono direttamente le foglie e i fiori.

Le foglie possono essere lunghe anche un metro e hanno diversi colori in base alla varietà. Le più diffuse sono quelle di colore verde, ma ne esistono anche specie con foglie porpora, viola o bronzo.

L’alocasia non presenta una copiosa fioritura, che oltretutto è rarissima negli esemplari coltivati in casa. Più dei fiori, sono proprio queste sue grandi foglie a forma di orecchie di elefante la principale caratteristica ornamentale di questa pianta.

Nel periodo della fioritura, in estate, tra le foglie spunta una caratteristica infiorescenza detta spata, simile al fiore delle calle, che in autunno produce un solo frutto tondeggiante, che contiene a sua volta un solo seme, non sempre fertile.

Orecchie di elefante: coltivazione

L’orecchie di elefante è molto apprezzata per il suo aspetto esotico e riesce a creare un ambiente lussureggiante anche nelle abitazioni cittadine.

Ma l’alocasia, nonostante l’aspetto robusto e le grandi dimensioni è particolarmente delicata e la sua coltivazione richiede cure e conoscenza approfondite.

A causa delle condizioni di vita difficilmente riproducibili in appartamento, questa pianta tende ad avere una breve esistenza.

Bisognerebbe coltivarla in interno, in una veranda o serra, in entrambi i casi riscaldata e umidificata. Non è da escludere la coltivazione in piena terra, ma è particolarmente difficile.

Terreno

Il substrato ideale è composto da terriccio universale con aggiunta di foglie e torba e sabbia e perlite per aumentarne la capacità drenante.
Deve anche essere soffice e ben sciolto, perché le radici dell’alocasia sono abbastanza fragili.

Clima e esposizione

Per avere un’orecchie di elefante in salute è necessario riprodurre l’habitat naturale delle foreste pluviali di cui la pianta è originaria.

Questa pianta ha bisogno di temperature costanti tutto l’anno tra i 20 e i 25 gradi e un elevato tasso di umidità. Non tollera il freddo e gli sbalzi di temperatura e vuole una posizione riparata dalle correnti fredde e luminosa, ma non esposta direttamente ai raggi solari.

Coltivata in casa, va bene vicino a una finestra o una veranda esposta a sud, e può essere spostata all’aperto durante la bella stagione, quando le temperature minime non scendono sotto i 15°, in una zona semi-ombreggiata.

Per garantire un giusto livello di umidità, si possono vaporizzare le foglie con acqua demineralizzata o collocarla in sottovasi pieni di acqua e argilla espansa. Un’altra soluzione è quella di posizionarla vicino ad altre piante.

L’alocasia tende ad orientarsi sempre verso la fonte di luce e, perciò, per evitare una crescita sbilenca, va ruotata ogni tanto.

Annaffiature

Durante i mesi più caldi le innaffiature devono essere abbondanti, in modo di tenere il terreno sempre umido.
In inverno, durante il periodo di riposo vegetativo, si può intervenire solo quando la terra è asciutta.

Concimazione

Da marzo a ottobre, durante il periodo vegetativo, è opportuno aggiungere all’acqua dell’innaffiatura del concime liquido per piante verdi, ogni 15 giorni.
Con l’arrivo del freddo si può diradare a una somministrazione al mese.

Orecchie di elefante: parassiti e malattie

Se l’orecchie di elefante è infestata da cocciniglia o afidi, bisogna lavare le foglie con acqua e alcool.
Invece un basso livello di umidità può causare un attacco da parte del ragnetto rosso e, in questo caso, basta nebulizzare regolarmente le foglie.

Con un’eccessiva esposizione al sole le foglie diventano scure e appassiscono.
Mentre, se i margini cominciano a diventare scuri e le foglie ingialliscono vuol dire che la pianta sta soffrendo per poca concimazione o un terreno povero.

Ultima curiosità

L’orecchie di elefante contiene cristalli insoluti di ossalato di calcio, una sostanza velenosa per uomini e animali e, se ingerita, è irritante per la bocca e il tratto intestinale.