Malattie delle piante

Ragnetto rosso: il parassita più temuto delle nostre piante

ragnetto rosso

Anche la pianta più rustica e coriacea non è esente da parassiti che la possono inevitabilmente danneggiare e qualche volta portare anche alla morte. Il ragnetto rosso o ragno rosso è tra i parassiti quello che più frequentemente può infestare sia le nostre piante da fiori o ornamentali che i nostri alberi da frutto e ortaggi.

Il ragnetto rosso, nome scientifico Tetranychus urticae, è un acaro polifago (sinonimo di onnivoro, cioè che si nutre di un ampia varietà di alimenti),  ed è uno dei più pericolosi parassiti che le nostre piante possono incontrare.

Temuto da chi lo conosce per la velocità con cui riesce ad infestare sia piante ornamentali che alberi da frutto, il ragnetto rosso, seppur di dimensioni ridotte, individuato precocemente può essere combattuto ed eliminato con rimedi biologici e naturali.

Come riconoscere il ragnetto rosso?

Dalle piante ornamentali erbacee a quelle arboree, dai legumi agli ortaggi e la maggior parte degli alberi da frutto, il ragnetto rosso non risparmia nessuna specie o genere vegetale. Quindi riconoscerlo e individuarlo tempestivamente è importante per poterlo eliminare senza lasciare danni considerevoli alle nostre piante.

Il ragnetto rosso è un acaro parassita di dimensioni ridotte, circa mezzo millimetro quando è adulto, quindi difficile da vedere ad occhio nudo. Inoltre considerando che colonizza in genere la parte inferiore delle foglie delle nostre piante, prima che ce ne accorgiamo avrà fatto già belli danni.

Assume un colore rosso acceso quando è completamente adulto, mentre nella sua prima fase di crescita ha un colore più sbiadito che tende all’arancione.

Un’altra caratteristiche che rende questo parassita cosi temuto è la notevole velocità con cui si riproduce, infatti  il ragnetto rosso è capace di riprodursi anche 810 volte nell’arco si un anno. Ecco perché è importante individuarlo tempestivamente.

Ragnetto rosso: i sintomi sulla pianta

Nonostante le sue dimensioni, non è difficile individuare e riconoscere il ragnetto rosso, dato che lascia delle tracce ben visibili sulla pianta. Quindi per riconoscere tempestivamente questo parassita basta osservare con attenzione i sintomi sulla pianta.

Il ragnetto rosso si nutre della linfa della pianta, e come abbiamo accennato colpisce una grande varietà di piante, ortaggi e alberi da frutto, ma in tutte lascia una caratteristica depigmentazione sulle foglie.

La decolorazione delle foglie si manifesta soprattutto nella parte del margine superiore delle foglie colpite, assumendo con il passare del tempo un colore simile al bronzo.

Oltre alla decolorazione di parte localizzate delle foglie, possiamo anche trovare su di esse puntini bianchi,  inizialmente compaiono solo nella parte inferiore delle foglie per poi diffondersi su tutta la foglia.

Un altro tipico sintomo è il disseccamento precoce di alcune foglie con la conseguente caduta precoce delle stesse.
Inoltre, date le sue origini, questo parassita può formare anche delle sottili ragnatele tra le foglie delle piante colpite, ed in questo caso è bene evidente la sua presenza.

Cause

Tra le cause che favoriscono la comparsa del ragnetto rosso, sicuramente le condizioni climatiche sono quelle che maggiormente influiscono nelle infestazioni di questo aracnide parassita. Il clima caldo e secco, soprattutto in assenza di piogge e umidità, è l’ambiente ideale per la sua diffusione.
Ecco perché è proprio nella bella stagione che questi parassiti si manifestano più intensamente, danneggiando le nostre piante o le nostre colture.

Come prevenire le infestazioni del ragnetto rosso

Come abbiamo detto, il clima caldo e la mancanza di umidità sono i fattori principali che causano la comparsa e la diffusione del ragnetto rosso, quindi per prevenirne la comparsa, basta annaffiare più frequentemente le piante nei periodi più caldi ed afosi.

Ragnetto rosso: rimedi naturali e lotta biologica

Nel caso in cui siamo riusciti ad individuare questo parassita precocemente, e quindi l’infestazione non sia in uno stato avanzato possiamo cercare di eliminarlo utilizzando dei rimedi naturali e biologici.

La prima cosa che possiamo fare, se si tratta di piante piccole, è quella di aumentare l’umidità e lavare la pianta spruzzando dell’acqua sulle foglie soprattutto quelle maggiormente infestate.

Tuttavia seppur in questo modo riusciamo ad eliminare i soggetti adulti, non riusciamo a fare lo stesso per le sue uova, che resteranno ben incollate alla parte inferiore delle foglie.

La lotta biologica al ragnetto rosso, come del resto si fa con altri parassiti, si effettua con l’inserimento nell’ambiente colpito di insetti antagonisti e predatori naturali dello stesso.

Tra gli insetti antagonisti e predatori naturali del ragnetto rosso troviamo, alcune specie di coleotteri, tisanotteri, e coccinellidi tra cui il più comune e conosciuto, la coccinella.

coccinella predatore e antagonista naturale del ragnetto rosso

La coccinella è un predatore naturale non solo del ragnetto rosso ma anche per gli afidi ed altri piccoli parassiti, perciò viene utilizzata spesso nella lotta biologica.

Ovviamente procurarsi una quantità di coccinelle tale da poter debellare un’infestazione in stato avanzato è una soluzione poco realistica e praticabile.

Ragnetto rosso: rimedi chimici

Quando l’infestazione dei ragnetti rossi è dilagante, e quindi con rimedi naturali non possiamo debellarla, non ci resta che utilizzare prodotti chimici, in particolare acaricidi.

Dato che in commercio esistono molteplici tipi di acaricidi, ed ognuno ha delle caratteristiche e modalità d’uso specifiche, in questo caso meglio farsi consigliare del vostro fitoiatra o vivaista di fiducia.
L’unico consiglio che posso darvi in questo caso è quello di scegliere il prodotto chimico meno tossico.

Ultime curiosità

Il ragnetto rosso (Tetranychus urticae), l’acaro parassita delle nostre piante, ha un parente che gli somiglia tantissimo che di frequente fa la sua comparsa nello stesso periodo, il ragnetto rosso del travertino, che a differenza del primo è totalmente innocuo per le nostre piante.