Giardino

Il Rincospermo o Falso Gelsomino

rincospermo

Il rincospermo è un arbusto rampicante della famiglia delle Apocinacee, a cui appartiene anche il gelsomino. È, infatti, anche più comunemente conosciuto con il nome di falso gelsomino.

Invece il suo nome scientifico è Trachelospermum jasminoides, e deriva dal greco spermum (seme) e trachelos (gola), perché i semi crescono nella “gola” dei fiori.

È conosciuto anche come gelsomino cinese, perché è una pianta originaria delle foreste della Cina, ma anche del Giappone, Corea e Vietnam e da qualche anno è diffusissimo nel nostro Paese, dove viene coltivato in giardini e terrazze.

In Asia viene chiamato “bussola del viaggiatore”, perché nell’antichità la sua presenza lungo le strade indicava che il percorso era quello giusto e la meta non lontana.
Per questo simboleggia la volontà di aiuto e di vicinanza.

Il rincospermo fiorisce da aprile a luglio e i suoi fiori bianchi emanano un profumo molto intenso e dolciastro, simile a quello dei gelsomini. Ma il rincospermo si differenzia decisamente dai gelsomini per la forma delle sue foglie lucide, oblunghe, molto spesse e coriacee, di un intenso colore verde scuro. I suoi tralci possono allungarsi fino a 10-12 metri.
Inoltre il rincospermo è resistente al gelo.

Come coltivare il rincospermo

Coltivare il rincospermo è molto facile.
È un rampicante da fiore che cresce senza problemi con qualsiasi clima, sopportando facilmente tutte le temperature, sia il caldo torrido, sia il freddo intenso. Non soffre nemmeno la salsedine.

Tuttavia la sua condizione ideale è con temperature notturne di 10-13° e temperature diurne di 20-22°.
Predilige un’esposizione soleggiata, ma tollera pure una posizione ombreggiata, anche se in questo caso produrrà meno fiori.
Il rincospermo si può coltivare sia in terra che in vaso, purché questo sia capiente, poiché la pianta ha radici piuttosto sviluppate.

Terreno

Il rincospermo si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno, purché ben drenato e privo di ristagni idrici.
È, comunque, sempre preferibile un terreno con una discreta quantità di sostanze organiche. Il terriccio ideale può essere un misto di torba e argilla, oppure un terriccio universale ricco di humus, con una minima quantità di argilla.
Poi, ad ogni primavera è sempre consigliabile rinnovare un terzo del terriccio.

Rincospermo quando innaffiare?

Il rincospermo coltivato in vaso deve essere annaffiato con regolarità e un po’ più abbondantemente nel periodo della fioritura. Resiste comunque a brevi periodi di siccità.

Se la pianta è collocata in giardino, poiché sviluppa un apparato radicale piuttosto ampio, riesce a trovare l’acqua necessaria al suo sviluppo. Perciò le annaffiature possono essere anche più sporadiche, ma è bene annaffiare quando il terreno risulta molto asciutto, soprattutto in piena estate, quando la pianta produce moltissimi fiori. Nei mesi freddi il rincospermo si accontenta delle precipitazioni naturali.

Vanno innaffiati di più solo gli esemplari giovani.
Se noti che le foglie assumono un colore rossastro, vuol dire che c’è un eccesso d’acqua. Al contrario, cioè scarsa innaffiatura, avrai un abbassamento e una perdita di lucentezza delle foglie.

Rincospermo: potatura

I tralci del rincospermo non andrebbero mai tagliati, altrimenti la pianta ritarda lo sviluppo e la fioritura.
Bisogna potare solo i rami troppo secchi.

Tuttavia se la pianta sta diventando troppo grande e hai bisogno di ridurne lo sviluppo, effettua la potatura nel periodo di riposo vegetativo, ovvero dicembre o gennaio. Ricordarsi sempre di utilizzare strumenti da giardinaggio adatti quando si tagliano i rami per evitare danni alla pianta.

Rincospermo malattie e parassiti

Le malattie del rincospermo sono piuttosto rare, dovuto al fatto che le foglie adulte sono abbastanza coriacee e secernono alcune sostanze naturali protettive, come per esempio il lattice.

  • Può accadere, tuttavia, che i germogli giovani vengano attaccati dei parassiti, come, per esempio la cocciniglia cotonosa. Te ne puoi accorgere se vedi piccoli batuffoli cotonosi sulle foglie, anche nella pagina inferiore.
    Effettua un’irrorazione di piretro su tutta la chioma e, per potenziarne l’efficacia, falla dopo il tramonto.
  • A volte in primavera gli afidi potrebbero proliferare sui boccioli floreali.
    Intervieni subito e, poiché le piante di rincospermo sono molto ampie e ramificate, utilizza un insetticida sistemico, che penetrerà meglio nella pianta e la renderà tossica per i parassiti.
  • Un altro problema potrebbe essere la fumaggine, una malattia fungina che si manifesta con accumuli di polvere nerastra che ricorda la fuliggine dei camini. Spruzza un anticrittogamico, sempre nelle ore fresche, e eventualmente fai un lavaggio fogliare.
  • Se il rincospermo è sistemato in una zona molto umida o con ristagni idrici, potrebbe sviluppare delle muffe o marciumi radicali.
    Allora, basterà spostarla in un luogo più soleggiato e diminuire le innaffiature.