L’Assenzio, una pianta erbacea perenne molto comune nel nostro bel paese, ha raggiunto la celebrità grazie al suo famoso liquore. Amato da scrittori, poeti e viveur già dagli inizi del 1800, questo liquore è stato apprezzato non solo per le sue proprietà afrodisiache e toniche, ma anche per il suo sapore forte e distintivo. Vediamo insieme di conoscere meglio questa versatile pianta dalle molteplici virtù.
Assenzio o Artemisia absinthium: pianta comune dalle molteplici proprietà
L’Assenzio, il cui nome scientifico è Artemisia absinthium, scoperta nel 1753, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae, Le Asteracee, note anche come Composite, sono una vasta famiglia di piante dicotiledoni dell’ordine Asterales. È la famiglia di spermatofite con il maggior numero di specie (oltre 23000).

Pianta d’Assenzio o Artemisia absinthium
È una pianta medicinale nota, come abbiamo già accennato, soprattutto per il suo impiego nella preparazione del distillato d’assenzio, aromatico e molto amaro che si beve in genere diluito e/o zuccherato. È anche la base aromatica principale nella preparazione del vermut.
Origini della pianta d’assenzio
Secondo alcuni la probabile origine della pianta d’assenzio è nell’Europa centro-meridionale, per altri, considerando che questa pianta era già nota agli antichi Egizi e ai Greci, potrebbe essere il Vicino Oriente.
Distribuzione e habitat
L’Assenzio viene coltivato in quasi tutte le parti temperate del mondo (Europa, Asia temperata, Africa del Nord, America settentrionale e Cile). In Italia è comune ovunque (incluse le isole e la Pianura Padana) ed è presente in quasi tutti i rilievi europei.
È una pianta che cresce spontanea sui muri e nelle vicinanze dei centri abitati delle regioni montane e submontane, ma anche presso terreni aridi incolti e siepi. Anche se la sua introduzione in Italia e quindi la sua naturalizzazione è datata da lungo tempo (prima ancora dei Romani).
Caratteristiche
L’Assenzio è una pianta erbacea perenne dal portamento cespuglioso che può arrivare ad un’altezza di 1,5 m. Costituita da una base legnosa e con gemme svernanti poste ad un’altezza dal suolo tra i 2 ed i 30 cm. Sono piante decidue in quanto le porzioni erbacee seccano annualmente e restano in vita soltanto le parti legnose.
La pianta d’Assenzio è composta da radici che sono secondarie da rizoma. Il suo fusto semi-legnoso è costituito da una parte sotterranea, parte ipogea, costituita da un rizoma carnoso dal quale si dipartono fusti sterili e fioriferi, e da una parte aerea, parte epigea, costituita da fusti semi-legnosi, rigidi e ramificati leggermente nella parte superiore e quasi per nulla in quella inferiore. I fusti sono di colore grigio-verde, ed hanno dei peli appressati e la superficie scanalata.
La parte ramificata dei fusti presenta, nel periodo mite dell’anno, delle foglie alterne, che sebbene siano di colore verde sono rese grigiastre dalla presenza di una peluria bianca che le ricopre. Emanano un profumo piuttosto forte ed hanno un sapore amaro.

Fiori della pianta d’Assenzio
Nel periodo più caldo dell’anno, tra luglio ed agosto, fanno la comparsa i fiori, piccoli di colore giallo a forma tubolare e raggruppati in un involucro di colore bianco-verde a portamento pendulo. Riuniti sui piccoli fusti i fiori formano una specie di pannocchia fogliosa terminale al fusto.
Il frutto della pianta d’Assenzio è un achenio, cioè un frutto secco con un pericarpo più o meno indurito e che contiene un unico seme, leggermente curvo sprovvisto di pappo (appendice piumosa di alcuni frutti avente la funzione di favorire la dispersione dei semi per l’azione del vento). L’aspetto è glabro, quasi lucido. La forma è ellissoide-compressa.
Coltivazione e cura della pianta d’assenzio
Coltivare una pianta d’Assenzio non è estremante difficile, dato che è una pianta abbastanza rustica, non ha bisogno di particolari attenzioni. Tuttavia vediamo cosa tenere presente nel caso vogliamo coltivare una pianta d’assenzio nel nostro giardino.
Terreno
Il terreno ideale per la coltivazione della pianta d’Assenzio è un terreno soffice e ben drenato più calcareo che acido. Sebbene sia una pianta abbastanza rustica che ben si adatta a quasi tutti i tipi di terreno non preferisce terreni argillosi e troppo compatti che potrebbero favorire ristagni d’acqua e di conseguenza la nascita di malattie come il marciume radicale che potrebbe danneggiare irrimediabilmente la nostra pianta d’assenzio.
Esposizione
L’Assenzio è una pianta che predilige posizioni molto soleggiate, quindi deve essere messa a dimora in pieno solo o al limite in posizioni di mezz’ombra.
Annaffiature
È una pianta che non vuole molta acqua e le annaffiature possono anche non essere regolari, tuttavia nel suo primo anno di età almeno nel periodo dell’anno più caldo va annaffiata regolarmente, una volta ogni 7-10gg.
Concimazioni
L’Assenzio è una pianta abbastanza rustica che non necessita di particolari concimazioni, volendo prima della stagione fredda per nutrire il rizoma possiamo somministrare alla pianta concime ricco di fosforo e potassio.
Potature
L’Assenzio è una pianta che non ha bisogno di potatura, basterà togliere eventualmente i fusti e i rami secchi prima della stagione invernale. Ricordarsi in questo caso di utilizzare sempre degli strumenti da giardinaggio adeguati, come le cesoie, e sempre puliti e disinfettati.
Moltiplicazione e propagazione della pianta d’assenzio
La moltiplicazione della pianta d’assenzio può avvenire in diversi modi:
- per semina: effettuata in un semenzaio nel periodo primaverile, una volta che le piantine sono nate e sono diventate di circa 10 cm vengono messe a dimora in piena terra.
- per divisione di rizoma: una tecnica che si usa per la moltiplicazione di piante di questo tipo effettuata nel periodo autunnale consiste nell’estrarre delicatamente le radici della pianta dal terreno e prelevare i rizomi (piccole ingrossature presenti sulla parte del fusto sotterraneo, bulbi) per poi piantarli per far crescere nuove piante. Questa tecnica viene ovviamente applicata su piante grandi ben sviluppate.
- per talea: una delle tecniche più utilizzate, sia in agricoltura che nel giardinaggio, per moltiplicare la maggior parte delle piante, consiste nel prendere una parte di una pianta, in genere un rametto, e farne crescere una nuova pianta da questo, mettendolo a radicare in un miscuglio di acqua e terriccio, una volta che il rametto ha iniziato a radicare può essere messo a dimora in piena terra. Uno dei grandi vantaggi della moltiplicazione per talee, a parte la velocità, è che si ottengono piante con le stesse caratteristiche della prima.
Come e quando piantare l’assenzio?
Una volta ottenute le piantine, con una delle tecniche utilizzate per la moltiplicazione di questa specie descritte sopra, vengono messe a dimora in piena terra nel periodo primaverile, quando il clima è mite e le temperature non scendono troppo. Le piantine verranno posizionate con almeno 60-80 cm di distanza l’una dall’altra, come abbiamo detto, in un terreno soffice e ben drenato con un’esposizione soleggiata ad una profondità di circa 3-5 cm.
Raccolta
La raccolta delle foglie e dei fiori dell’Assenzio viene fatta nei periodi più caldi dell’anno, tra luglio e settembre. Vengono tagliati i fusti, successivamente raccolti in fasci e lasciati ad essiccare rovesciati in un luogo asciutto e riparato dalla luce solare.
Malattie e parassiti dell’Assenzio
L’Assenzio è una pianta che viene attaccata raramente da parassiti, soprattutto per il suo particolare profumo che funge da deterrente verso questi ultimi, tuttavia teme, come la maggior parte delle piante, i ristagni d’acqua che possono favorire la nascita del marciume radicale che potrebbe debilitare irrimediabilmente la nostra pianta.
Utilizzo e proprietà della pianta d’Assenzio
Come abbiamo accennato, l’Assenzio è una pianta medicinale divenuta nota per il suo liquore ed utilizzata anche come base aromatica del vermut. Per quanto riguarda le proprietà medicinali di questa particolare pianta si hanno notizie che risalgono dall’antichità, ve ne sono cenni addirittura nella Bibbia.
Le principali proprietà medicinali associate all’assenzio sono:
- cardiotonica
- analettica
- tonica (rafforza l’organismo in generale);
- digestiva;
- antinfiammatoria (attenua uno stato infiammatorio);
- antielmintica (elimina svariati tipi di vermi o elementi parassiti);
- antisettica (proprietà di impedire o rallentare lo sviluppo dei microbi);
- antispasmodica (attenua gli spasmi muscolari, e rilassa anche il sistema nervoso);
- colagoga (facilita la secrezione biliare verso l’intestino);
- stimolante (rinvigorisce e attiva il sistema nervoso e vascolare);
- stomachica (agevola la funzione digestiva);
- febbrifuga (abbassa la temperatura corporea);
- emmenagoga (regola il flusso mestruale);
- vermifuga (elimina i vermi intestinali).
In cucina
L’Assenzio è il principale ingrediente nella preparazione del distillato che veniva usato in particolare da artisti europei ed americani e che fu poi bandito nel XIX secolo a causa dei sospetti di gravi problemi d’assuefazione che causava questa bevanda. Prodotto ancora oggi con una gradazione più bassa viene anche utilizzato nel classico tè Marocchino.
Altri usi dell’Assenzio
Oltre ad avere proprietà medicinali ed essere utilizzato come distillato e base aromatica, l’assenzio viene utilizzato fin dall’antichità come repellente per insetti. Infatti i germogli freschi, con il loro particolare profumo, sono adatti a respingere gli insetti, come pulci e tarme, e topi, mentre un infuso della pianta fa allontanare le lumache dagli orti.