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Grillo insetto che annuncia la bella stagione con le sue dolci melodie

grillo insetto dalla dolce melodia

Non c’è estate senza l’armoniosa e ipnotica melodia che produce quest’insetto. Il grillo insetto che appartiene al grande ordine degli ortotteri alla famiglia dei Gryllidae è diffuso in tutta quella parte del mondo e del vecchio continente dove il clima è più caldo e mite.

Chi non conosce il suono del grillo, che di certo avrà accompagnato qualche nostra serata estiva, ma sai perché produce questo ipnotico suono?
Scopriamo insieme questo e tanto altro su questo particolare insetto, dalle caratteristiche biologiche alle curiosità.

Grillo insetto ortottero

Con oltre 20000 specie ripartite in 28 famiglie, gli ortotteri (grilli e cavallette) sono diffusi in tutto il mondo fatta eccezione per le regioni dal clima più freddo. Quasi tutte le specie che appartengono a questo ordine possiedono grandi ali (quelle anteriori, dette “tegmine”, sono coriacee), ma anziché sfuggire ai predatori alzandosi in volo, spesso saltano sospingendosi con le potenti zampe posteriori.

Questo vasto ordine è suddiviso in due sottordini (endiferi e celiferi) che si differenziano in base al tipo di alimentazione. Dotati di apparato masticatore, il sottordine degli ensiferi grilli e affini) comprende predatori e onnivori, quello dei celiferi (cavallette e locuste) solo vegetariani. tutte le specie subiscono una metamorfosi incompleta e i maschi adulti emettono un “canto” stridulo per richiamare l’attenzione delle femmine.

Distribuzione e habitat del grillo

Originario probabilmente della parte più calda dell’Asia ed importato in America nel diciottesimo secolo, il grillo è un insetto che ora è diffuso nella maggior parte del pianeta dove il clima non è troppo rigido.

Caratteristiche del grillo

Tra gli animali più conosciuti del nostro pianeta, il grillo è un insetto solitario e notturno di medie dimensioni, gli adulti raggiungono una lunghezza di circa 1,5-2 cm.

Il corpo e il capo sono di colore bruno-giallastro con macchie e bande nere, ha lunghe ali posteriori che sporgono da quelle anteriori (tegmine), più rigide e coriacee.

Sebbene siano simili i maschi e le femmine del grillo, le femmine sono dotate di un ovopositore che misura circa 10–15 mm. L’ovopositore è marrone-nero, ed è circondato da due appendici.

Sia i maschi che le femmine hanno appendici ma sui maschi tendono ad essere più prominenti. Le ali anteriori dei grilli maschi sono più corte di quelli delle femmine e i raschietti sono ampliati per poter riprodurre meglio il suono del canto.

Ciclo di vita del grillo

Come la maggior parte degli insetti anche il grillo domestico o grillo del focolare (nome scientifico Acheta domesticus), il ciclo di vita è piuttosto breve circa un anno.

All’inizio della bella stagione (giugno)  le femmine del grillo depongono le proprie uova, contando sul clima favorevole e caldo in arrivo, dopo circa 20 giorni le uova del grillo si schiuderanno. I piccoli nati passeranno la prima parte della loro esistenza in compagnia della madre fino alla fine dell’estate.

Passata la stagione più calda i piccoli grilli sono diventati oramai abbastanza grandi e pronti per intraprendere una vita propria affrontando i rigori invernali in una propria tana.

In questa stessa tana subiranno diverse mutazioni. A partire dalla terza muta (quarto stadio) si iniziano a distinguere con facilità i sessi grazie all’abbozzo di ovopositore esibito dalle femmine.

Il grillo diventa pienamente adulto e capace di riprodursi solo dopo l’ultima muta che avviene in genere in primavera, quando inizia a preparare la sua tana per un eventuale accoppiamento.

Dopo essersi riprodotto, la vita del grillo volge al termine completando quindi il suo ciclo di vita dopo circa un anno dalla sua nascita.

Grillo insetto: utile o dannoso?

Per capire se un insetto è utile o dannoso per l’agricoltura e per le nostre piante la prima cosa da tener presente è la dieta dell’insetto.

Cosa mangia il grillo?

Il grillo è un insetto onnivoro, quindi si ciba sia di frutta, verdura, cereali ma anche di altri insetti, vivi o morti che siano. Poiché predilige proprio quest’ultimi per la sua dieta, potrebbe quindi essere il predatore antagonista di tanti piccoli e dannosi insetti che vivono tra le nostre piante.

Detto questo possiamo tranquillamente dire che il grillo non è un insetto dannoso per le nostre piante e l’agricoltura, quindi non dobbiamo preoccuparci ma solo rilassarci al suono ipnotico delle sue serenate nella calde serate estive.

Grillotalpa: il cugino pericoloso del grillo

grillotalpa

Grillotalpa. insetto dannoso per l’agricoltura

Appartenenti allo stesso ordine dei grilli, gli ortotteri, i Grillotalpidi o Gryllotalpidae (grillotalpa) ma a differenza dei primi sono molto dannosi per le nostre piante e per l’agricoltura. Diffusi in 60 specie diverse in quasi tutto il mondo; scavano nella sabbia e nel terreno vicino a corsi d’acqua, stagni e laghi.

Come le talpe, questi grilli hanno il corpo robusto e coperto da brevi peli vellutati.
Lunghi 2-4,5 centimetri, hanno arti anteriori brevi, larghi e dentati che usano Scavare. La femmina scava tane nel
terreno per deporvi le uova; il maschio Scava speciali cunicoli che amplificano il suo canto, udibile fino a 1,5 chilometri di distanza. Adulti e ninfe del grillotalpa si cibano delle radici e delle parti più tenere delle piante durante la notte.

Ma perché il grillo emette questo singolare suono?

Lo scopo principale di quest’insetto, quando è abbastanza grande ed ha completato tutte le mute, è proprio la riproduzione, tramandare una parte di se nei grilli che verranno.

Per poter ottenere questo deve essere abbastanza abile e bravo, nel produrre la suo canto o serenata, per convincere un grillo femmina che lui è il maschio ideale, tanto più sarà bravo tanto più alte saranno le probabilità che riesca ad accoppiarsi e raggiungere il suo scopo.

In generale solo il maschio canta e si esibisce in due tipi di canto: uno potente ed uno debole, con cui avvicina la femmina poco prima della deposizione della spermatofora.

Produce il suo particolare suono sfregando una serie di creste presenti su un’ala, come fossero un plettro, contro un raschietto sulla fascia opposta. Ipoteticamente ciò significa che un grillo potrebbe produrre due canzoni distinte utilizzando entrambi i lati

La frequenza del suono è un indicatore affidabile della dimensione maschile: un grillo femmina può capire quanto è grande un maschio semplicemente ascoltando il tono della sua melodia.

Differenza tra grillo e cavalletta

Anche ci siamo magari sempre confusi tra grilli e cavallette, le differenze ci sono e sono piuttosto evidenti.

La prima differenza sta sicuramente nelle dimensioni, essendo la cavalletta, almeno quella diffusa nel nostro bel paese (la cavalletta verde o Tettigonia viridissima), molto più grande del grillo piccolo e tozzo, raggiungendo anche i 4-5 cm di lunghezza.

cavalletta verde

Differenza tra grillo e cavalletta: cavalletta verde

Anche le antenne del grillo rispetto a quelle della cavalletta hanno dimensioni diverse, in particolare le antenne del grillo sono più lunghe di quelle della cavalletta

Un’altra differenza evidente è il colore nel grillo un marrone scuro mentre la cavalletta verde, come dice appunto il suo nome, un colore verde cangiante.

La cavalletta si sposta volando mentre il grillo, sebbene sia dotato di ali,  si sposta correndo oppure saltando utilizzando i suoi poderosi arti posteriori.

I grilli sono insetti solitari, mentre le cavallette in particolar modo in alcune specie amano spostarsi in gruppo.

Un’altra differenza tra il grillo e la cavalletta, molto importante è che i primi non sono dannosi per l’agricoltura, mentre i secondi possono arrecare notevoli danni nel caso in cui si spostano in gruppi a formare grandi sciami .

Tra le specie più dannose, le locuste, sono quelle che formano sciami nomadici di notevole dimensioni distruggendo tutte le colture che incontrano nel loro cammino.

Curiosità sul grillo

Per quasi mille anni in Cina e Giappone, il grillo è stato allevato e tenuto in casa per deliziare gli abitanti con il suo ipnotico suono. Apprezzato per il suo canto, veniva tenuto in piccole gabbie di bambù o di altro materiale.

Successivamente entrò in voga l’abitudine di farlo combattere, tanti libri e manuali ritrovati che descrivevano in modo dettagliato la cura e l’alimentazione ideale per questi insetti cresciuti in cattività.

Per i grilli lottatori venivano adottate anche delle diete particolari di riso mescolato con cetrioli o semi di loto.