Coltivare peperoncino, sia nell’orto che in vaso, è un’idea intelligente e furba per inserire nella nostra dieta un elemento molto salutare, ricco di vitamine, con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, che aiuta a digerire, brucia i grassi e ha effetti positivi sul sistema cardiocircolatorio.
Senza contare che coltivare il peperoncino nell’orto o in terrazzo, aggiunge un tocco di bellezza e il peperoncino può essere coltivato nell’orto e nei giardini come bordura, e anche in vaso a scopo ornamentale.
Il peperoncino è il frutto piccante prodotto da alcune piante del genere Capsicum e appartiene alla famiglia delle Solanacee, la stessa di patate, melanzane e pomodori. Il nome “capsicum” deriva dal latino “capsa”, ossia scatola, perché come una scatola il frutto racchiude all’interno i semi. Un’altra interpretazione etimologica lo fa derivare dal greco “kapto”, che vuol dire mordere, perché il suo sapore piccante morde il palato.
Originario del continente sud americano, più nello specifico di Brasile e Bolivia, il peperoncino venne introdotto in Europa da Cristoforo Colombo, in seguito alla conquista del Nuovo Mondo. Qui si diffuse prima in Spagna e poi in tutto il bacino del Mediterraneo, trovando terreno fertile anche in Italia, soprattutto in Calabria che del suo peperoncino piccante ne ha fatto vanto e peculiarità.
Caratteristiche botaniche
Il peperoncino è una pianta che nasce originariamente come perenne, ma che viene coltivata come annuale nei climi più rigidi.
Il peperoncino è un arboscello dal fusto eretto che raggiunge mediamente il metro d’altezza.
Mostra foglie verdi e fiori bianchi, che producono frutti dalla forma generalmente oblunga e dalle dimensioni comprese tra i 2 e i 10 cm. Con la maturazione i frutti possono cambiare di colore, passando dal verde, al giallo, all’arancione, al rosso acceso.
I frutti contengono quantità variabili di carotenoidi, come per esempio la capsaicina, che conferisce al peperoncino la caratteristica piccantezza e gli dona proprietà salutari, perché stimola il flusso del sangue. Generalmente i peperoncini più piccoli hanno una maggiore concentrazione di capsaicina e sono pertanto più piccanti.
Coltivare peperoncino: varietà
Al genere Capsicum appartengono diverse specie di peperoncino.
La più vasta e l’unica coltivata in Italia è il Capsicum annuum, che raggruppa al suo interno diverse varietà. Le più diffuse in Italia sono:
- capsicum abbreviatum, con frutti piccoli e conici che non superano i cinque centimetri.
- capsicum acuminatum, dai caratteristici frutti a cono allungato e leggermente ricurvo.
- capsicum fasciculatum, produce frutti dritti e sottile molto piccanti.
- capsicum cerasiferum, con frutti piccoli e tondi simili alle ciliegie, da cui il nome.
- capsicum bicolor, dai piccoli frutti violetti e rossi.
- christmas candle, una varietà molto usata a scopo ornamentale, perché conserva i suoi frutti fino alla fine di dicembre.
- piccante di Cayenna, tra le varietà più piccanti.
- piccante calabrese, conosciuto anche come diavolicchio, è tra i tipi di peperoncino sicuramente più famosi in Italia.
Tutte le varietà possono essere coltivate sia a scopo alimentare che ornamentale.
Coltivare peperoncino
Coltivare il peperoncino richiede una cura costante, anche se è una pianta che attecchisce con facilità.
Il periodo della semina è compreso tra marzo e maggio, a seconda della zona di coltivazione, quando il freddo è passato e le temperature non scendono al di sotto dei 15°.
Si può iniziare a coltivare peperoncino a partire dal seme e bisogna anticiparsi leggermente con i tempi, perché deve essere calcolato il periodo di germinazione che è all’incirca di un mese.
Ci sono due procedure per far germinare i semi:
- in semenzaio
- con il metodo scottex, che ha il vantaggio di essere più rapido e più adatto a chi vuole coltivare peperoncino in climi freddi.
Oppure, si può comprare una piantina dal proprio vivaista di fiducia e metterla a dimora direttamente in vaso o in piena terra.
Coltivare peperoncino partendo dal seme
Con il metodo in semenzaio si riempie un semenzaio in plastica o dei vasetti con terriccio misto a torba e sabbia, o magari humus di lombrico utile per facilitare la germinazione.
Poi bisogna inserire due semi per ogni alveolo, interrandoli a circa un centimetro di profondità.
Per permettere la germinazione è necessario mantenere una temperatura intorno ai 20° e perciò si deve sistemare il semenzaio in un luogo caldo della casa, ma buio e mai alla luce diretta del sole.
I semi vanno poi innaffiati costantemente ogni 3-4 giorni, ma non eccessivamente e con acqua non fredda. Quando le giovani piantine avranno raggiunto un’altezza di 10 cm circa, possono essere trasferite in contenitori più grandi o impiantate direttamente nell’orto.
Semina del peperoncino: il metodo scottex
Il metodo scottex, invece, prevede che i semi di peperoncino vengano messi tra due fogli di carta da cucina umidi e inseriti in un contenitore di plastica trasparente chiuso con un coperchio su cui verranno praticati dei piccoli fori.
I fogli andranno ogni giorno leggermente inumiditi con un contagocce e il contenitore andrà posizionato in un luogo caldo, con una temperatura compresa tra i 20 e i 30 gradi.
Dopo alcuni giorni appariranno piccole goccioline d’acqua sul fondo del contenitore, vuol dire che c’è un giusto grado di umidità. I primi segni della germinazione dovrebbero comparire dopo una settimana.
Quando compariranno piccole radichette di colore bianco, i germogli vanno rimossi delicatamente dal foglio, facendo attenzione a non romperli e magari aiutandosi con un bastoncino di legno.
A questo punto il piccolo germoglio può essere piantato all’interno di un vasetto pieno di terriccio sempre umido.
Coltivare peperoncino: clima
Il peperoncino ha bisogno di temperature tra i 20° e i 30°.
La temperatura determina anche il grado di piccantezza del peperoncino, infatti i peperoncini più piccanti risulteranno quelli coltivati a temperature più alte.
Anche la luce svolge un ruolo importante. Se nel momento della germinazione la pianta necessita di buio, durante la crescita ha bisogno di molta luce, sia quella naturale del sole, sia, in mancanza, quella artificiale di lampade a led.
Il terreno ideale per la coltivazione del peperoncino
Il peperoncino vuole un terreno a ph leggermente acido, non troppo compatto, composto per il 50% di sabbia e arricchito di materiale organico e nutriente.
Molto importante è che sia ben drenato, per evitare ristagni idrici molto dannosi per lo sviluppo della pianta.
Coltivare peperoncino: irrigazione
Il peperoncino teme i ristagni idrici, ma anche una siccità prolungata le è molto dannosa e porta alla caduta dei fiori e dei frutti.
È bene fornire alla pianta giuste dosi di acqua, regolandosi anche con le stagioni e mantenendo il terreno né troppo bagnato né troppo secco.
Coltivare peperoncino in inverno con il metodo indoor
È possibile coltivare il peperoncino anche in inverno con il metodo indoor, ovvero in casa al chiuso.
Questa è una soluzione che si può attuare per qualche mese se si vive in zone molto fredde, dove la pianta morirebbe se portata all’aperto, ma anche se si vuole anticipare la semina e avere peperoncini prima dell’arrivo della stagione calda.
Per coltivare peperoncino indoor bisogna ricreare un ambiente adatto al suo sviluppo e controllare la temperatura, l’umidità e la luce cui viene esposta la pianta.
- Prepara una scatola di germinazione con un coperchio forato per permettere la circolazione dell’aria e riempilo con terriccio misto a torba.
- Pratica dei piccoli fori nel terreno, introduci i semi e ricopri con un sottile strato di terra.
- Posiziona la scatola in un piccolo luogo chiuso della casa, come un armadio o anche su uno scaffale isolato.
- Ora hai bisogno di sistemare sulla pianta una luce artificiale che svolga il compito della luce del sole. È adatto un classico neon tubolare a luce bianca, oppure pannelli a led. Imposta un timer per regolare la quantità di luce che vuoi somministrare alla pianta, che deve essere tra le 13 e le 16 ore giornaliere.
- Per essere sicuro di assicurare la giusta temperatura alla pianta, procurati un apparecchio di misurazione di temperatura e posizionalo nella scatola.
Già dopo una settimana dovresti vedere i primi segni di crescita della tua pianta di peperoncino.
Ultima curiosità
La fama del peperoncino come cibo afrodisiaco era riconosciuta già nell’antichità.
Questo perché i cibi speziati aumentano il livello di testosterone, ormone maschile per eccellenza.