Giardino

La Mimosa: fiore luminoso e tenace come la donna

mimosa

La mimosa è il fiore simbolo della festa della donna, e questo lo sanno tutti.
Ma forse non sai che la mimosa può essere facilmente coltivata in giardino, o anche su un vaso in terrazzo.

La mimosa è una pianta originaria del continente australiano, arrivata in Europa agli inizi dell’800 e adattatasi benissimo al nostro clima mediterraneo, entrando presto a far parte del paesaggio naturale della nostra penisola e annunciando la primavera con il suo sgargiante colore giallo.

La mimosa appartiene alla famiglia botanica delle Fabaceae, che comprende oltre 700 specie. Quelle coltivate nel nostro Paese sono principalmente due:

  • l’Acacia Dealbata, conosciuta come mimosa comune,
  • la Mimosa Retinoides, detta anche mimosa delle quattro stagioni.

La mimosa è un albero sempreverde, dalla crescita veloce, che può raggiungere anche i 15 m di altezza.

I rami, di colore verde, hanno la superficie finemente vellutata e sono formati da numerose foglioline, poste perpendicolarmente alla nervatura principale. Queste hanno la caratteristica di essere aperte e piene durante il giorno, per poi chiudersi e ripiegarsi nelle ore notturne.

Fiorisce a partire dalla fine di gennaio e dura fino alla fine del mese di marzo. I fiori di mimosa sono sicuramente la parte più caratteristica di questa pianta e sono composti da un insieme di capolini globosi, di un colore giallo intenso, da cui si dipartono numerosi stami.

La mimosa e la festa della donna

Perché per la festa della donna si regalano mimose?
Se l’8 marzo è la giornata mondiale in cui si festeggia la donna, l’usanza di regalare mimose come simbolo è una tradizione tutta italiana.

Furono tre donne dell’UDI (Unione Donne Italiane), e precisamente, Rita Montagnana, moglie di Palmiro Togliatti, Teresa Noce e Teresa Mattei, a proporre nel 1946, subito dopo la fine della guerra, di adottare la mimosa come fiore da regalare alle donne, in occasione della loro festa. Infatti, inizialmente la scelta era caduta sulla violetta, fiore simbolo della sinistra europea.

Ma le violette erano difficili da trovare e, soprattutto, molto costose. Mentre la mimosa fioriva in quel periodo ed era facilmente reperibile ed economica. Inoltre la mimosa era il fiore che i partigiani raccoglievano spontaneamente nei campi e regalavano alle staffette che, con coraggio, li aiutavano nella loro lotta al nemico.

A questo si aggiungeva il fatto che un rametto di mimosa è composto da tanti pallini vicini, perfetto per simboleggiare l’individualità che dà corpo e sostanza alla collettività.

Ed, ancora, la mimosa è un fiore rustico, che cresce anche su terreni difficili, proprio come la donna, che con la sua tenacia e fermezza è capace di superare le difficoltà.

Mimosa: coltivazione

La mimosa è un arbusto vigoroso e la sua coltivazione non è difficile.
Vi sono tuttavia alcune accortezze da tenere presente per ottenere una rigogliosa fioritura ed avere sempre un albero forte e sano.

  • La mimosa predilige un clima mite e non tollera il gelo prolungato. Temperature al di sotto dei 10° ne compromettono la sopravvivenza. Per questo è bene posizionarla in un luogo soleggiato e, nelle zone freddo è consigliata la coltivazione in vaso, così da poterla spostare in casa o coprirla in maniera accurata.
  • Vuole un terreno acido, leggero e sabbioso e non tollera assolutamente i suoli argillosi o con una alta concentrazione di calcio.
  • Nei mesi più caldi va innaffiata ogni 2 settimane, mentre nei mesi invernali l’apporto d’acqua va ridotto a una volta al mese. Sono da evitare i ristagni idrici, che sono letali per questa pianta.

Mimosa in piena terra

La messa a dimora della pianta di mimosa si effettua dall’autunno alla primavera, comunque quando non c’è il rischio di gelate, che potrebbero compromettere irreparabilmente la crescita del giovane albero.

  • Scava una buca larga e profonda almeno il doppio del panetto di terra.
  • Disponi sul fondo uno spesso strato drenante di ghiaia o argilla espansa.
  • Se il terreno è troppo calcareo, mescolalo con sabbia di fiume e un po’ di torba.
  • Immergi le radici della mimosa per qualche minuto nell’acqua, così da idratare bene la zolla di terra.
  • Ora, inserisci la piantina nella buca insieme a un tutore resistente, distante dal piede circa 30 cm, ma alla stessa profondità. Questo perché la mimosa ha un apparato radicale molto superficiale e il giovane albero potrebbe essere sradicato dal vento o il tronco potrebbe rompersi.
  • Colma la buca con il terriccio e lega la pianta al tutore.
  • Innaffia con moderazione.

Mimosa in vaso

Se vivi in un area dove d’inverno le temperature si abbassano molto, puoi scegliere di coltivare la mimosa in vaso, scegliendo una varietà dallo sviluppo più contenuto.

  • Scegli un contenitore capiente e profondo almeno 50 cm.
  • Sistema sul fondo uno spesso strato di argilla espansa e crea un mix di terreno con della torba e un normale terriccio da giardino, al quale puoi aggiungere una manciata di sabbia grossolana.
  • Mantieni il terreno sempre leggermente umido e mai eccessivamente bagnato, soprattutto dalla primavera all’estate. La mimosa coltivata in vaso, infatti, ha bisogno di un maggiore apporto d’acqua, ma bisogna, però, sempre evitare i ristagni idrici, molto pericolosi per la pianta.
  • Il trapianto in un vaso più grande può essere fatto ogni due anni, aumentando di poco il diametro del nuovo vaso.

Mimosa: potatura

Nel primo anno di vita dell’albero di mimosa bisogna effettuare una potatura di formazione, per dare alla pianta la forma voluta. Si può decidere di dare all’albero una forma a cespuglio, e allora si lascerà più spazio alle ramificazioni centrali, oppure a piramide, lasciando i rami in basso molto più lunghi.

Poi, annualmente, e precisamente in primavera, al termine della fioritura, va fatta una potatura di mantenimento, per mantenere la pianta armoniosa. Si accorciano i rami più lunghi, si eliminano i getti provenienti dal piede che indeboliscono la chioma, e si asportano i rami secchi, danneggiati dall’inverno o malformati.

Si possono usare cesoie, perché consentono un taglio netto senza schiacciature. Infatti i rami tagliati male o sfilacciati possono diventare rifugio ideale per molti parassiti, che potrebbero infettare la pianta e impedirne la fioritura, ecco perché usare gli attrezzi da giardinaggio giusti è molto importante.

Mimosa: ultima curiosità

Secondo una leggenda che arriva direttamente dall’isola della Tasmania, il fiore di mimosa nacque dalla trasformazione della giovane regina Azar, che fu ripudiata dal marito e dovette abbandonare il palazzo e i suoi figli. Per allontanarla dal regno, fu poi data in moglie a un principe di terre lontane.

Allora lei chiese come dono di nozze un velo che le consentisse di coprirsi volto e corpo, per non essere riconosciuta quando fosse passata nelle sue vecchie terre. Ma durante il viaggio, quando passò davanti alla reggia che era stata sua, i suoi figli le corsero incontro chiedendole di tornare da loro, ma furono subito richiamati dal loro padre. Allora la dolce Asan si accasciò a terra distrutta dal dolore, completamente ricoperta dal velo.

E, quando alzarono il velo, per costringere la donna a proseguire il suo viaggio, trovarono un arbusto di mimosa, abbarbicato tenacemente al terreno, lì dove la forte Asan aveva deciso di rimanere per sempre.

 

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