Utilizzata già nel 2000 a.C. dagli antichi Egizi, l’Indigofera tinctoria, il nome scientifico della pianta dell’indaco, grazie alle sue straordinarie proprietà. Infatti, da questa straordinaria pianta veniva estratta una sostanza colorante di origine vegetale, chiamata indaco (da cui anche il nome del colore indaco), utilizzata per tingere gli indumenti con quell’affascinante blu intenso.
L’Indigofera tinctoria è un arbusto appartenente alla famiglia delle Fabacee (Le Fabacee o Leguminose, o anche Papilionacee, sono una famiglia di piante dicotiledoni dell’ordine delle Fabales) che conta oltre 500 specie.
Indaco, un’antica pianta dalle straordinarie proprietà
Come abbiamo accennato la storia di questa pianta risulta essere molto antica; già nel 2000 a.C. gli Egizi e i popoli dell’Asia iniziarono ad utilizzarla per tingere gli indumenti, dato che dalla fermentazione delle sue foglie si ottiene l’indaco, colorante di origine vegetale.
Negli anni gli uomini cominciavano anche a scoprire utilizzi differenti. Nel Medioevo, infatti, questo pigmento (indaco) veniva utilizzato dagli Europei nel campo della cosmetica, della medicina e dell’arte.
Caratteristiche
L’Indigofera è una pianta che comprende un vasto numero di specie, tra cui arbusti sempreverdi o decidue e piante erbacee perenni. Le specie arbustive sono solitamente molto resistenti, originarie delle regioni dell’Oriente, possono arrivare a 1-2 metri di altezza con rami espansi o ascendenti, presentano foglie composte e sempreverdi, la parte utilizzata per produrre il colore, e fiori dalla corolla a forma di farfalla, di colore rosa o porpora.
Come coltivare la pianta di Indaco
L’Indigofera tinctoria è una pianta dei tropici e delle zone subtropicali, dove si trova ad altitudini fino a 1.600 metri. Cresce meglio nelle aree in cui le temperature diurne annuali sono comprese tra 22 e 28°C, ma può tollerare 7-32°C. Essendo la pianta di Indaco abbastanza resistente e rustica non necessita di particolari attenzioni.
Terreno e Esposizione
L’Indigofera tinctoria è una pianta che preferisce esposizione in pieno sole, riuscendo in qualsiasi terreno profondo, ben drenato e moderatamente ritentivo e fertile. Preferisce un pH compreso tra 6 e 7, tollerando 4,3 – 8,7. Richiede una posizione riparata dai venti caldi.
Potatura della pianta di Indaco
La pianta di Indaco non necessita di potatura regolare, ma durante il periodo marzo-aprile, i rami molto vigorosi dell’anno precedente possono essere ridotti, per contenere la crescita della pianta, di circa la metà della loro lunghezza, e allo stesso tempo si rimuovono i rami secchi e danneggiati dai freddi invernali.
Per assicurare, un taglio netto delle parti da rimuovere senza schiacciature, utilizzare sempre degli strumenti da giardinaggio adeguati come le cesoie o forbici da giardinaggio, ben pulite e sterilizzate.
Distribuzione e habitat della pianta di Indaco oggi
Indigofera tinctoria è una pianta che ben si adatta ai vari climi tropicali, cresce spontaneamente in Africa, in Oceania e in gran parte del Sud-est asiatico. Introdotta artificialmente anche in altre parti dell’Asia e nei Caraibi, creando dei problemi sugli ecosistemi autoctoni a causa dell’abbondante riproduzione di questa al di fuori delle coltivazioni.
Estrazione del colorante naturale
L’Indigofera non contiene direttamente il pigmento, ma precursori incolori che devono essere estratti e poi lavorati per produrre il colorante indaco, motivo per cui deve essere ricavato per mezzo di un lungo e complesso procedimento.
Il procedimento per l’estrazione dell’indaco comprende 4 fasi:
- Fermentazione delle foglie e dei fusti in una soluzione basica riducente (da cui l’ossigeno deve essere rimosso) per ottenere la cosiddetta forma “leuco”.
- Dopo alcune ore di fermentazione, durante le quali l’idrolisi enzimatica porta alla formazione dell’indossile, il liquido viene scolato e quindi agitato continuamente per diverse ore per stimolare l’ossidazione dell’indossile.
- Successivamente la soluzione viene lasciata riposare e l’indaco insolubile si deposita sul fondo come una melma bluastra.
- Viene alla fine riscaldato l’indaco per far evaporare completamente l’acqua, oppure l’acqua viene semplicemente scolata e dopo che l’indaco si è asciugato, viene tagliato a cubetti o trasformato in palline.
Altri usi della pianta di indaco
Oltre a fornire l’indaco, l’Indigofera tinctoria sembra avere diversi effetti curativi:
- Un infuso di foglie (a volte combinato con miele o latte) viene utilizzato per trattare una serie di disturbi tra cui epilessia e disturbi nervosi; asma e bronchite; febbre; disturbi di stomaco, fegato, reni e milza; e come profilassi contro la rabbia.
- Applicate esternamente, le foglie vengono trasformate in un unguento per il trattamento di malattie della pelle, ferite, piaghe, ulcere ed emorroidi.
Le foglie essiccate e frantumate sono utilizzate come ingrediente nelle preparazioni cosmetiche commerciali come agente mascherante e tonico.
Un estratto delle foglie viene utilizzato come ingrediente nelle preparazioni cosmetiche commerciali come balsamo per la pelle.
Consigli per gli acquisti
Acquistare una pianta di indaco
- Semi ad alto tasso di germinazione
- 200 semi di indigofera tinctoria, semi indigo dye piante, semi indaco...
- La confezione contiene 1 set di semi
- L'immagine è solo un'indicazione di tipo
- As shown in the image
- Easy to grow
- Item Condition New
- Suitable for all type of soil
- 1 Pc
- Yumi Bio Shop
- Polvere pura di Indigofera tinctoria. Su sfondo scuro che prende...
- Uso generale: mescolare la quantità necessaria di polvere (a seconda...
- INCI: Indigofera tintura polvere di foglie.
- Come mostrato nell'immagine
- Facile da coltivare
- Condizione articolo Nuovo
- Adatto a tutti i tipi di terreno
- 1 pezzo