Giardino

Il ciliegio giapponese e la sua coltivazione

ciliegio giapponese e la sua coltivazione

Il ciliegio giapponese è una splendida pianta ornamentale che si caratterizza per i suoi meravigliosi fiori rosa e il fogliame rigoglioso che si tinge di rossiccio durante tutto l’autunno. Pianta particolarmente adatta, con le sue abbondanti fioriture che producono una cascata di fiorellini rosa, ad abbellire giardini e viali.

Origini del ciliegio giapponese

Il ciliegio giapponese è originario dell’Asia ed è il simbolo della primavera giapponese e dell’Hanami, la festa tradizionale nipponica che vede tutto il paese tingersi di rosa. Questa festa millenaria riguarda solo i fiori del ciliegio, chiamati in giapponese “sakura”, e consiste in giornate immerse nella natura, consumando spuntini sui prato o bevendo sake, la tipica bevanda orientale, per assistere alla fioritura dei ciliegi. Infatti il termine hanami è formato da “hana”, che significa fiore, e da “mi”, ossia guardare.

Il ciliegio giapponese, il cui nome scientifico è Prunus Serrulata, appartiene alla famiglia delle Rosaceae ed è un albero da fiore originario dei paesi orientali come Giappone, Cina e Corea.

La coltivazione del ciliegio giapponese è diffusa anche in occidente, dove viene impiegato come pianta ornamentale da giardino, grazie ai suo bellissimi fiori e alla chioma lussureggiante. Esiste anche il ciliegio giapponese bonsai, per chi ha poco spazio esterno ma non vuole privarsi della bellezza di questa pianta per decorare la casa o un balcone.

Ciliegio giapponese: caratteristiche botaniche

Il ciliegio giapponese è una pianta decidua che presenta un portamento espanso e può raggiungere, a seconda delle varietà, i 12 o i 15 metri di altezza. Vi sono altresì varietà dalle dimensioni più ridotte adatte anche alla coltivazione in vaso.

Ha un tronco largo e robusto, dalla corteccia di colore scuro. La chioma è molto folta, con foglie leggermente ovali e di colore verde.

In primavera, il ciliegio giapponese ci regala una copiosa fioritura, con fiori a coppa di media grandezza, formati generalmente da cinque petali, di colore rosa acceso, ma talvolta anche bianco.

Produce piccoli frutti dal sapore dolciastro, che consistono in drupe di colore rosso scuro dal diametro di massimo 2 centimetri. In alcune varietà il frutto è commestibile.

Ciliegio giapponese: varietà

Esistono molte varietà di ciliegio giapponese e ancora più numerose cultivar.

In Europa si sono diffuse alcune varietà, conosciute anche come “ciliegi di città”, appositamente selezionate per adornare giardini e centri cittadini. Ecco le principali

  • Kanzan, la varietà più coltivata. È una specie estremamente robusta, che produce abbondanti fioriture pendule con grandi fiori doppi.
  • Umineko, varietà dall’abbondante fioritura primaverile di colore bianco.
  • Amanogawa, cultivar dalle dimensioni più ridotte e con fiori semplici o semidoppi di colore rosa tenue.
  • Ukon, ibrido che non supera l’altezza di 8 metri. Presenta fiori semidoppi dal particolarissimo colore giallo e un fogliame rosso che diventa violaceo in autunno.
  • Esistono poi anche i cosiddetti “ciliegi di montagna”, da noi poco utilizzati, tranne alcune cultivar del gruppo Pendula, che si distinguono per i rami che assumono un portamento piangente. 

Coltivazione e cura del ciliegio giapponese

Il ciliegio giapponese è una pianta molto delicata e ha bisogno di precise e attente cure colturali per avere la certezza che produca fioriture abbondanti e colorate.

Il terreno ideale per coltivare il ciliegio giapponese

Il ciliegio giapponese vuole un terreno leggermente alcalino, sciolto e soprattutto ben drenato, perché anche se la pianta necessita di un terreno costantemente umido, non tollera i ristagni idrici.

Esposizione ottimale per il ciliegio giapponese

Il ciliegio giapponese non teme il freddo, ma ha bisogno di una posizione soleggiata o al limite di mezz’ombra, per poter permettere ai fiori di assumere la loro caratteristica colorazione.

Anche il vento gli è dannoso, perché può staccare i suoi delicati fiori.

Inoltre, poiché le radici del ciliegio giapponese sono superficiali e si espandono molto nel terreno, l’albero non deve essere piantato troppo vicino ad altre piante per evitare che entrino in competizione per le risorse del terreno.

Quando annaffiare il ciliegio giapponese

Il ciliegio giapponese ha bisogno di un terreno sempre umido, ma i ristagni d’acqua gli sono nocivi perché causano danni alle radici. Per questo le annaffiature vanno intensificate nei periodi più caldi e di maggiore siccità, mentre generalmente può essere sufficiente l’acqua piovana per garantirgli il giusto apporto idrico. Attenzione anche all’acqua, che deve essere a temperatura ambiente, per evitare di causare shock termici alla pianta.

Quando concimare il ciliegio giapponese

Per garantire lo sviluppo di una pianta sana e robusta, è buona norma concimare il terreno alla base della pianta di ciliegio giapponese almeno 3-4 volte l’anno con un fertilizzante solido a rilascio lento e graduale, composto principalmente di azoto e di microelementi.

Ciliegio giapponese: potatura

A fine estate, ossia quando la fioritura è terminata, si può effettuare una leggera potatura del ciliegio giapponese, che riguardi solo i rami secchi o danneggiati e le parti malate.

Significato del ciliegio giapponese

Nella tradizione giapponese c’è un millenario simbolismo dietro al “sakura”, il fiore di ciliegio.

Da un lato il sakura rappresenta la caducità della vita, perché nasce e sfiorisce in pochi giorni, dall’altro con la celebrazione dell’hanami in primavera si festeggia la rinascita della vita.

Il sakura simboleggia anche le qualità principali del samurai, cioè l’onestà, il coraggio, la lealtà e la purezza.