La potatura è una pratica molto comune a chi possiede un albero da frutto, ma questo vale anche per tantissime piante ornamentali, infatti consiste in una serie d’interventi atti a modificare il modo naturale di crescere e di fruttificare di una pianta. Cosi come per le altre piante, la potatura dell’albicocco è una pratica che deve essere effettuata con estrema cautela per evitare di arrecare danni alla pianta, con una conseguente riduzione della produzione.
Appartenente alla famiglia delle Rosacee e al genere prunus, cui appartengono anche ciliegia, prugna, mandorla, pesca, l’albicocco è una pianta originaria della parte di Cina nordorientale.
Tipico delle aree mediterranee, l’albicocco è una pianta che ama climi temperati, infatti se cresce in luoghi dal clima mite riesce a sorprenderci con le sue abbondanti produzioni di frutti. Proprio per questo potare un albicocco in modo corretto è importante.
Vediamo insieme come e con quali strumenti è opportuno procedere alla potatura dell’albicocco, e soprattutto quando effettuarla per non arrecare danni alla pianta.
Potatura albicocco: perché è importante farla
Introdotta nel nostro bel paese dai Romani nel 70-60 a.C., l’albicocco, come abbiamo accennato, è una pianta che ama climi miti e si caratterizza, in questi luoghi, per l’abbondante produzione fruttifera e la velocità con cui cresce.
Quindi proprio per le sue caratteristiche, l’albicocco è una pianta che necessita di potature regolari, non solo per dare più vigore e forza ai rami più fruttiferi, ma anche per conferirgli una forma più idonea ed adeguata alla situazione e contenere la parte che cresce troppo alta.
Potatura albicocco: cambia a seconda delle esigenze
A seconda del tipo di coltivazione, se ornamentale o a scopo produttivo, la potatura dell’albicocco viene effettuata in modo differente.
Infatti nel caso in cui l’albicocco viene coltivato a scopo ornamentale, la forma dello stesso sarà più condizionata dall’aspetto estetico. Magari trovandosi al ridosso della recinzione o di un muro si potrà pensare di farlo crescere a spalliera per occupare meno spazio in giardino.
Potare l’albicocco in modo corretto non è molto difficile, ma neanche da prendere alla leggera, conoscere le caratteristiche di questa pianta, il clima e la varietà coltivata sono informazioni necessarie per evitare di commettere errori.
Potatura albicocco: il primo taglio
Come abbiamo detto il tipo di potatura cambia a seconda dello scopo della coltivazione di questa pianta se ornamentale o di produzione, di conseguenza cambia anche l’altezza del primo taglio.
Il primo taglio è importante perché darà inizio alle prime ramificazioni, e quindi alla forma futura della chioma della pianta.
In genere per scopi ornamentali, il primo taglio alla pianta dell’albicocco viene fatto molto basso a seconda delle esigenze estetiche tra i 30-50 cm.
Nel caso in cui l’albicocco viene coltivato per scopi produttivi, il primo taglio sarà fatto più in alto a circa 100-120 cm.
Quando effettuare il primo taglio all’albicocco?
Il primo taglio all’albicocco effettuato quando la pianta è ancora giovane, ed avrà un’altezza compresa tra i 30 cm e i 150 cm dal suolo.
Le tecniche utilizzate per la potatura dell’albicocco
Per la potatura dell’albicocco si effettuano due tipi di potatura:
- potatura di allevamento o formazione strutturale
- potatura di produzione
Potatura di allevamento dell’albicocco
La potatura di allevamento (detta anche ‘di formazione strutturale’) nell’albicocco si effettua durante i primi 4-5 anni di vita della pianta. Consiste in un primo taglio, come abbiamo visto, che determinerà la forma della chioma e in tagli successivi, condizionati a dare una forma estetica alla chioma della pianta.
Con questi tagli, eliminando i rami in eccesso per contenere la crescita della pianta, infatti si potrà decidere come sarà la forma della pianta futura, alta, bassa a spalliera.
Potatura di produzione dell’albicocco
La potatura di produzione nell’albicocco, viene effettuata anch’essa nei primi anni di vita della pianta. Il primo taglio ed i tagli successivi, questa volta, sono finalizzati non solo a dare una forma ordinata alla chioma della pianta ma soprattutto a facilitare la raccolta dei frutti ottenendo piante non troppo alte.
Nella potatura dell’albicocco, oltre all’altezza della chioma per facilitare la raccolta dei frutti successivamente, per ottenere dei frutti più dolci una cosa da tener presente è l’esposizione della pianta. Dare a tutti i rami della pianta, e quindi ai futuri frutti, la parte di sole necessaria, tagliando tutti quei rami che crescono o che stanno nella parte centrale della pianta.
In base alla varietà di albicocco coltivato, la potatura di produzione si potrà servire di altre tecniche, come ad esempio quella di rinnovo, il raccorciamento dei rami misti.
Con la tecnica di rinnovo, che consiste nell’accorciare i rami che crescono vigorosamente ma che non fruttificano, si stimolerà nel ramo la crescita delle gemme apicali che produrranno poi i frutti.
I tagli di ritorno tagliano i rami che crescono immediatamente dopo quelli laterali, che a loro volta diventano produttivi. Effettuati in genere su varietà con scarsa fruttificazione.
Potatura albicocco: quando effettuarla
Sebbene sia una pianta abbastanza rustica, la potatura dell’albicocco deve essere effettuata nei periodi dell’anno quando il clima è mite, quindi il clima gioca un ruolo importante nella scelta del periodo.
La potatura dell’albicocco può essere effettuata in diversi periodi dell’anno. La potatura principale va eseguita nei mesi autunnali (detta anche “potatura secca”), prima dei rigori invernali, per evitare danni da troppo freddo e gelate.
In questo periodo vengono tagliati i rami più grandi e secchi, per dare tempo alla pianta di riprendersi all’arrivo della futura primavera.
Una seconda potatura all’albicocco, se è necessario, la si può fare, sempre in un clima mite, in primavera, quando la pianta è già ricoperta dalle foglie. In questo caso, si parla di potatura verde dell’albicocco ed il periodo migliore per eseguirla va da marzo a fino all’inizio della bella stagione.
Potatura albicocco: strumenti da utilizzare
Per poter effettuare una corretta potatura dell’albicocco ed evitare di fare danni è indispensabile utilizzare gli strumenti da giardinaggio adeguati.
Le cesoie o forbici da giardinaggio: per poter tagliare piccoli rami sia secchi che freschi, ed ottenere un taglio netto senza frangiature..
Una sega o segaccio: per tagliare i rami freschi più grandi.
Un piccolo motosega anche a batterie per i rami più grandi e secchi.
Buona norma è quella di disinfettare sempre gli strumenti da giardinaggio che si utilizzano per evitare la diffusione di malattie tra le nostre piante.