Il chinotto, pianta da frutto poco conosciuta, è un agrume che appartiene alla stessa famiglia di arancio, limone, bergamotto, pompelmo e, come questi è ricco di vitamina C e ha molte proprietà.
Il chinotto è una pianta di non facilissima coltivazione e, oltre che per i suoi frutti, viene utilizzata spesso anche a scopo ornamentale nei giardini pubblici o privati, per la bellezza dei suoi fiori.
Il chinotto, pianta originaria della Cina meridionale, da cui deriva il suo nome comune, fu importato in Europa alla fine del XVI secolo da un navigatore savonese. Oggi è diffuso in tutte le zone del mondo a clima mite e fresco e in Italia è coltivato in principal luogo nella Riviera Ligure di Ponente, ma anche in Toscana, Calabria e Sicilia.
Il suo nome scientifico è Citrus myrtifolia, e appartiene alla famiglia delle Rutaceae e al genere Citrus.
Il frutto del chinotto, come tutti gli agrumi, possiede alte concentrazioni di vitamina C, un vero toccasana, e, grazie a questo, possiede proprietà:
- dietetiche,
- digestive,
- immunitarie,
- antiossidanti,
- antinfiammatorie.
Nello specifico
- aiuta a curare i sintomi del raffreddore,
- migliora la motilità intestinale,
- ha effetti stimolanti sul sistema nervoso simpatico,
- favorisce l’assorbimento da parte dell’organismo del ferro contenuto negli alimenti,
- contribuisce alla formazione del collagene che rafforza ossa, muscoli e vasi sanguigni.
Conosciuto soprattutto per la celebre bibita, il chinotto viene utilizzato in cucina per produrre liquori, canditi e marmellate, mentre dai fiori viene estratta l’essenza di chinotto, impiegata in profumeria e nella cosmetica.
Chinotto pianta: caratteristiche botaniche
Secondo alcuni studiosi il chinotto è una pianta che deriva da una mutazione gemmaria naturale del melangolo o arancio amaro.
Il chinotto è un piccolo albero con una crescita molto lenta, che può raggiungere i tre metri di altezza.
Ha radici molto profonde e sviluppate, un tronco abbastanza sottile e rami, che, a differenza degli altri agrumi, sono privi di spine, ma carichi di foglie e frutti.
Le foglie sono simili a quelle del mirto (da cui il nome scientifico) e hanno forma ellittica e un colore verde lucido.
Fiorisce in primavera-estate e presenta piccoli fiori bianchi riuniti in grappoli e con un profumo molto intenso, simile a quello della zagara.
I frutti sono piccoli globi schiacciati alle estremità e diventano di colore arancio acceso quando raggiungono la maturazione. Il frutto del chinotto si caratterizza per il suo sapore amaro e leggermente acidognolo.
Le varietà più diffuse sono:
- il chinotto grande, la varietà più nota,
- il chinotto piccolo, alto circa un metro e ricco di fiori e frutti e perciò molto adatto anche a scopo ornamentale,
- il chinotto di Savona, varietà pregiata, con grandi foglie e frutti molto succosi.
Chinotto pianta: coltivazione
La coltivazione del chinotto non è facilissima e richiede tempo e pazienza, perché il chinotto è una pianta a crescita lenta e ha bisogno di particolari condizioni climatiche per svilupparsi e produrre frutti.
Meno impegnativa è sicuramente una coltivazione a scopo ornamentale, visto che il chinotto è una pianta che cresce bene anche in vaso. La coltivazione in vaso ha anche il vantaggio di poter spostare la pianta di chinotto in inverno, per metterla al riparo in un luogo più caldo.
Chinotto pianta: messa a dimora
Il chinotto si pone a dimora tre anni dopo l’innesto, a marzo, prima della ripresa vegetativa.
Alcuni giorni prima dell’impianto, la buca deve essere lavorata in profondità, per permettere lo sviluppo delle radici e concimata con letame maturo. Se se ne vogliono coltivare più esemplari, bisogna mantenere una distanza di almeno tre metri tra una buca e l’altra.
Chinotto pianta: esposizione
Il chinotto è una pianta che vuole un clima mite tutto l’anno, con temperature che vanno dai 18° ai 30°.
Ha bisogno, inoltre, di posizioni soleggiate e aerate, ma riparate dai venti forti.
Chinotto pianta: terreno
La pianta di chinotto vuole un terreno poco argilloso, per evitare i ristagni idrici.
Meglio che sia sabbioso, leggermente acido, ben sciolto e ricco di sostanza organica.
Chinotto pianta: innaffiature
La pianta di chinotto va innaffiata frequentemente e con regolarità, specialmente nel periodo estivo.
Bisogna fare attenzione, però, ad evitare ristagni idrici ed aspettare che il terreno si asciughi tra un’irrigazione e l’altra. Anche per questo è sconsigliato l’utilizzo di sottovasi per gli esemplari non coltivati in piena terra.
Chinotto pianta: concimazione
Il chinotto va concimato prima della fioritura con letame maturo e in autunno, durante il riposo vegetativo, con del concime granulare per agrumi, da spargere sul terreno intorno alla pianta.
Chinotto pianta: potatura e rinvaso
Ogni anno, alla fine dell’inverno, bisogna eliminare i rami più aggrovigliati e lasciare solo quelli più distanziati e diretti, così da permettere l’areazione anche all’interno della chioma. Vanno poi rimossi i succhioni, ossia i rami che partono direttamente dalla base, ed anche i rami secchi e rovinati.
Per eseguire una perfetta potatura alla pianta di chinotto procurati un paio di forbici robuste e affilate. Per assicurare, un taglio netto delle parti senza arrecare danni alla pianta, utilizzare sempre uno strumento da giardinaggio adeguato come le cesoie o forbici da giardinaggio.
Il rinvaso, invece si effettua massimo ogni due anni, alla fine dell’inverno, scegliendo un vaso più grande di quello precedente e rinnovando completamente il terriccio con uno fresco e concimato.
Ultima curiosità
Dopo 5 secoli di storia, il chinotto di Savona è, oggi, un prestigioso presidio italiano di Slow Food e un’eccellenza di Eataly molto apprezzata.