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Arachidi: pianta “povera” ma supernutriente

arachidi pianta

Arachidi, pianta nota anche come nocciolina americana o cece di terra, è molto conosciuta per i suoi semi, da cui si ricava l’olio di arachide, e che sono anche ottimi e nutrienti snack, consumati dopo tostatura come frutta secca.

Pochi sanno che la pianta di arachidi, oltre alla facilità di coltura, è molto utile negli orti familiari, specialmente quelli biologici, perché è una miglioratrice del terreno e, grazie all’apparato radicale, fissa l’azoto atmosferico al terreno in maniera naturale e lo fortifica per le colture successive.

Infatti, anche se potrebbero sembrare frutta a guscio o semi oleosi, in realtà le arachidi sono una pianta che appartiene alla famiglia delle Fabecee, ossia le leguminose, come il fagiolo, la fava o il pisello. Il suo nome botanico è Arachis hypogea, che in latino significa sottoterra, perché fruttifica nel terreno.

Arachidi, pianta originaria del Sud America, viene oggi coltivata in moltissimi paesi della fascia tropicale. Conosciuta e coltivata già dai Maya e dagli Aztechi, venne portata in Europa nel 1500, dopo la scoperta dell’America da parte dei conquistatori.

Usata inizialmente come mangime per gli animali, è solo nei primi decenni del secolo scorso che si scoprono le sue qualità proteiche e il suo consumo si diffonde rapidamente sulle tavole.

Oggi viene largamente lavorata per ottenere olio o burro, soprattutto nei paesi anglofoni, o viene consumata come frutta secca. Ma se l’olio viene considerato migliore agli altri soprattutto nelle fritture, bisogna però fare attenzione a non abusarne come frutta secca, perché le arachidi sono semi molto proteici e il loro apporto calorico è equiparabile a quello della carne.

Arachidi pianta: proprietà

Le arachidi, oltre ad essere semi molto proteici, contengono numerose sostanze utili al nostro organismo e, essendo a metà tra i legumi e la frutta a guscio presentano proprietà nutrizionali che appartengono ad entrambi questi alimenti.
Sono, infatti ricche di:

  • grassi mono e polinsaturi, soprattutto l’acido oleico e l’acido linoleico, acido grasso essenziale della serie Omega-6;
  • proteine vegetali, che rendono questi frutti particolarmente utili per il consumo da parte di persone vegetariane o vegane;
  • fibre e con un basso apporto di zuccheri, che le rende l’alimento ideale anche per chi soffre di alterazioni glicemiche o di diabete di tipo 2;
  • sali minerali, tra cui zinco, potassio, fosforo, manganese, magnesio e rame, importanti per curare anemia, fragilità ossea o demielinizzazione del sistema nervoso;
  •  vitamina E e PP, importanti per la circolazione sanguigna e la salute del sistema nervoso, oltre ad essere un valido aiuto contro il mal di testa;
  • acido folico, che stimola la fertilità ed è un apporto fondamentale durante la gravidanza;
  • arginina, elemento prezioso soprattutto durante la crescita dei bambini;
  •  coenzima Q10 e antiossidanti naturali, che mantengono giovane l’organismo e preservano la bellezza della pelle.

Arachidi pianta: dove crescono

L’arachide è una pianta erbacea annuale, che ha la caratteristica di sviluppare i frutti sotto terra. Infatti, dopo la fecondazione, il fiore si inclina verso il terreno e vi penetra, facendo crescere il frutto a 4-10 cm di profondità.

La pianta di arachidi ha solitamente un portamento eretto, con steli robusti e ricoperti di sottile peluria e foglie lunghe e ovali.

L’arachide è una pianta che sviluppa molto rapidamente e inizia a produrre fiori già a tre mesi dalla nascita. I fiori sono gialli, di circa 10 mm di diametro, e appaiono numerosi tra le foglie, e possono essere sia maschili che femminili, permettendo alla pianta di arachidi di auto inseminarsi.

Il frutto dell’arachide è costituito da un baccello di forma allungata, con le estremità arrotondate e lungo dai 25 ai 50 cm. Ha un guscio sottile, di consistenza quasi legnosa, retato e spugnoso e presenta alcune strozzature che delineano i semi in esso contenuto, generalmente tra i 2 e i 4 semi.

Arachidi pianta: coltivazione

In passato, l’arachide era una pianta piuttosto diffusa negli orti domestici, grazie alla semplicità di coltivazione e alla facilità di conservazione dei frutti.

Oggi la sua coltivazione non è più molto praticata, anche se il suo utilizzo sta ritornando in auge specialmente negli orti biologici, utilizzata come miglioratrice del terreno, ma anche per sfruttarne le sue proprietà nutritive.

La pianta di arachidi vuole un clima caldo e asciutto, con una temperatura media che si aggira intorno ai 18° e che non scenda mai al di sotto dello zero.

Per questo vanno seminate a partire da aprile, anche se nelle regioni meridionali più calde si può anticipare la semina già a marzo.

Prima della messa a dimora, il terreno va lavorato accuratamente, in modo che i baccelli abbiano tutto lo spazio per ingrossarsi.
Vuole una esposizione soleggiata e al riparo dai venti.

Il terreno deve essere morbido e preferibilmente sabbioso, per permettere alle radici di attecchire bene in profondità e agevolare la formazione sotterranea dei baccelli. Per lo stesso motivo vanno evitati i terreni argillosi e compatti, o quelli poco drenati.

L’arachide è una pianta che non ha bisogno di concimazioni abbondanti, che andrebbero ad alterare eccessivamente il ph del terreno, che non deve superare il 6,5.

Per quanto riguarda le annaffiature, queste devono essere regolari e abbondanti ed è preferibile effettuarle nelle ore più fresche della giornata, ossia la mattina presto o la sera.

Raccolta delle Arachidi

Il momento della raccolta arriva quando le foglie della pianta di arachidi sono completamente ingiallite, di solito da settembre a ottobre, cioè 4-5 mesi dopo la semina.

  • Inserisci con delicatezza una forca nel terreno e estirpa completamente la pianta, con tutto l’apparato radicale.
  • Riponi la zolla in un luogo coperto per farla asciugare la terra residua e, quando questa si è asciugata, eliminala scrollandola dalle radici.
  • Ora puoi raccogliere i baccelli.
  • Lasciali asciugare disponendoli su un solo strato in cassettine di legno, in un locale buio, ventilato e senza umidità.

Arachidi pianta: curiosità

La diffusione delle arachidi come snack salato si deve ad un veneto, Amedeo Obici, che ai primi del secolo scorso sbarca in America e, per raggranellare qualche dollaro, si mette a vendere noccioline americane sfuse per strada.
Ha, poi, la geniale intuizione di confezionarle già sbucciate, tostate e leggermente salate. L’iniziativa riscuote ben presto un grande successo e, grazie anche ad una capacità imprenditoriale tutta italiana, fonda nel 1906 la prima società che distribuisce questo prodotto Planters Nut and Chocolate Company.
Da allora sono diventate un prodotto diffusissimo in tutto il mondo.