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Mandragora o Mandragola: uno sgradito ospite in giardino

Mandragora o Mandragola

La mandragora, comunemente detta mandragola, è una pianta dalle proprietà quasi mitiche, associata il più delle volte alla stregoneria e a riti mistici. Sembra strano che si trova spesso in luoghi che sembrano inabitabili. La mandragora è così tossica che deve essere maneggiata con estrema cura. In effetti, è così pericolosa che può uccidere se mangiata cruda. Ma niente paura: la probabilità di incontrare una di queste piante è estremamente bassa; dato che ha bisogno di luoghi estremamente particolari perché possa crescere. Nel caso in cui ti imbatti in una mandragora (probabilmente solo se vivi vicino al mare o a un fiume), stai lontano da essa a tutti i costi!

Che cos’è la Mandragora (o mandragola)?

La mandragola è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle solanacee, nota anche come belladonna. Il suo nome scientifico è Mandragora officinarum. Il nome della pianta deriva dal greco mandragora o “mandragola“, mentre la specie indica il suo uso medicinale.

In passato veniva anche chiamata “mela dell’amore” o “mela del paradiso” perché si credeva che questa pianta avesse proprietà afrodisiache, come la mela dell’albero proibito dell’Eden.

La mandragola è una pianta erbacea che può crescere fino ad arrivare ad un’altezza che varia a seconda del luogo tra 1 e 2 metri. Il fusto è rotondo e spesso, con un diametro fino a 15 cm, e ha un aspetto dritto.

La radice è lunga, spessa, fibrosa e bianca. Le foglie sono disposte in modo alterno, di forma oblunga o ovale, con una lunghezza di circa 10-20 cm. I fiori della mandragola sono grandi, con un diametro fino a 8 cm, di colore bianco e rosa.

I frutti della mandragola sono bacche dalla forma sferica di colore giallo, la cui dimensione può variare a seconda della quantità prodotta tra i due e i quattro centimetri.

Tossicità e avvelenamento

La mandragola è altamente tossica: le foglie e la radice contengono alcaloidi come la mandragorina e altre sostanze che provocano la morte ingerite in grandi quantità e possono causare reazioni tossiche come vomito, diarrea, dolori addominali, sudorazione, vertigini e confusione. In dosi elevate, può addirittura causare la morte.

Le foglie della mandragola sono la parte più tossica della pianta, anche più della radice. La tossicità della mandragola è molto cumulativa, per cui mangiarla poche volte ha effetti sempre più dannosi. La tossicità può anche causare la morte. È noto che mangiare una metà della radice può essere letale.

I segni di avvelenamento da mandragola sono: nausea, crampi addominali, vomito, diarrea, sudorazione, vertigini, debolezza, confusione e sonnolenza. A volte si verifica anche un battito cardiaco accelerato.

Identificazione della mandragola

Il modo migliore per identificare una pianta di mandragora è cercare le caratteristiche descritte sopra. Per identificare con certezza una pianta di mandragora, si può usare una lente d’ingrandimento o un lentino. Il modo più semplice per identificare una pianta di mandragora è osservarla attentamente: se presenta le caratteristiche descritte sopra, è sicuramente una pianta di mandragora.

Inoltre, è importante notare che la mandragola è una pianta perenne che cresce ai bordi delle strade, nei fossi e in altri luoghi poco frequentati. È quindi possibile trovarla in campagna, ma è molto improbabile trovarla vicino a una città. Questa pianta si trova spesso vicino all’acqua, come in prossimità di fiumi, laghi e mari, e preferisce terreni sabbiosi, argillosi e ben drenati.

Come riconoscere una pianta di mandragola?

Se volete riconoscere una pianta di mandragora senza avvicinarvi, potete farlo osservando i suoi grandi fiori bianchi che sbocciano di notte e la presenza di due foglie gialle alla base di ogni fiore. La mandragola ha anche una piccola radice a forma di uovo, di colore bianco o rossastro e priva di odore. Tenete presente che la radice della mandragola è la parte utilizzata in erboristeria. Se la pianta ha una radice verde o brunastra, non è una pianta di mandragora.

Quali sono i sintomi dell’avvelenamento da mandragola?

Se si ingeriscono le foglie o la radice della pianta di mandragora, si possono avvertire nausea, vomito e diarrea. A dosi più elevate, si possono avvertire vertigini, confusione e sonnolenza. Se la pianta di mandragora viene bruciata, si possono manifestare anche sintomi come mal di testa, nausea, vomito e confusione. In effetti, in passato, la pianta veniva spesso utilizzata per le sue proprietà allucinogene.

Curiosità sulla mandragola

Nel linguaggio dei fiori, la mandragola indica “guai“, mentre in astrologia corrisponde allo Scorpione.

Conclusioni

La mandragola è una pianta che viene spesso confusa con altre piante dall’aspetto simile. È altamente tossica, quindi non va mai ingerita. È meglio osservare questa pianta da lontano! Se vedete una pianta di mandragola, o meglio se la riconoscete, statene alla larga a tutti i costi! Fortunatamente, come abbiamo detto, è improbabile imbattersi in questa pianta, soprattutto perché predilige condizioni di terreno specifiche e cresce in luoghi molto particolari. Se vi imbattete in questa pianta, non cercate di raccoglierla; è meglio ammirarla da lontano.