Giardino

Irrigazione a goccia e tutela delle risorse idriche

Irrigazione a goccia

L’irrigazione a goccia, detta anche microirrigazione, è un sistema di irrigazione che permette di dosare e calibrare la giusta quantità di acqua da somministrare a ogni pianta, con un risparmio di tempo, energie e risorse idriche.

In un mondo che sta sempre più riflettendo sui cambiamenti climatici e sugli effetti della desertificazione e della carenza di risorse idriche, stiamo capendo che l’acqua è diventata una risorsa preziosa e ridurre gli sprechi è un dovere nei confronti dell’ambiente.

L’irrigazione dell’orto o del proprio giardino, è un compito molto importante per la buona riuscita delle nostre coltivazioni e richiede attenzione e puntualità, ma anche impiego del nostro tempo e delle nostre energie. L’irrigazione a goccia risolve molti problemi e permette di avere un’irrigazione regolare e sistematica, regolata sul tipo di terreno, sul clima e sulla pianta.

I vantaggi dell’irrigazione a goccia sono molteplici:

  • risparmio di un’importante risorsa come l’acqua,
  • l’irrigazione viene effettuata in maniera costante e uniforme,
  • l’acqua raggiunge efficacemente solo la zona interessata e direttamente le radici e questo, oltre a una maggiore efficacia, riduce la proliferazione delle piante infestanti.

L’irrigazione a goccia presenta molti vantaggi, ma allo stesso tempo, va praticata con le giuste modalità, altrimenti il rischio è quello di danneggiare irrimediabilmente le coltivazioni. Una sbagliata distribuzione idrica, con un errore nella localizzazione dell’irrigazione può infatti causare la cosiddetta percolazione, ossia l’acqua defluisce verso determinate aree e causa una eccessiva concentrazione d’acqua dove magari non serve e non fornisce il giusto apporto idrico alle coltivazioni.

Irrigazione a goccia: come funziona

Come si intuisce dal nome, l’irrigazione a goccia si basa su un sistema di gocciolatori, attraverso i quali l’acqua viene distribuita, appunto, lentamente goccia a goccia e vicino all’apparato radicale, per idratare in maniera uniforme le piante e risparmiare acqua ed energia elettrica.

Un efficace sistema di irrigazione a goccia prevede l’impiego di più gocciolatori.
Va studiata anche la corretta posizione degli erogatori, per consentire una distribuzione omogenea dell’acqua di irrigazione ed evitare che questa venga assorbita solo da una parte delle radici, che causerebbe una crescita irregolare della pianta e comprometterebbe la fioritura o il raccolto.

Anche il flusso di irrigazione dei gocciolatori può essere gestito con un apposito rubinetto di regolazione.
Il suggerimento è quello di disegnare una piantina accurata della disposizione delle piante nell’orto o nel giardino e poi realizzare una struttura con una linea principale formata da un tubo di irrigazione e diverse diramazioni secondarie in corrispondenza delle piante, assicurando una distanza di almeno 30 cm tra l’una e l’altra sia per una corretta irrigazione, sia per una regolare pulizia dell’impianto.

È anche necessario valutare attentamente la composizione del terreno dell’orto da irrigare, perché terreni diversi hanno bisogno di quantità diverse di gocciolatori, posizionati a distanze diverse.

  • Terreni sabbiosi hanno bisogno di un numero minore di gocciolatori, con somministrazioni brevi e frequenti
  • Terreni argillosi vogliono più gocciolatori con una durata di irrigazione maggiore

Realizzare un impianto di irrigazione a goccia è molto semplice e su internet o in un buon centro di giardinaggio si possono facilmente trovare tutti i componenti per creare il tuo sistema di irrigazione a goccia, oltre a sistemi automatici di conversione per calcolare in base al dimensionamento dell’impianto la portata d’acqua che occorre per l’impianto idrico.

Il primo elemento da cui partire è una centralina per l’irrigazione programmata, che può stabilire la quantità e la frequenza delle irrigazioni.

Servono poi dei gocciolatori o dei microirrigatori regolabili per dosare e distribuire la quantità d’acqua necessaria e dei tubi da irrigazione.
Ma procediamo con ordine.

  • Si applica al rubinetto il programmatore elettronico con installato il riduttore di pressione.
  • A questo viene collegato con un raccordo automatico filettato un tubo commisurato al volume di acqua che si vuole far filtrare.
  • Con una fustella si effettuano dei fori in corrispondenza delle derivazioni che si vogliono ottenere e che facciano da collegamento tra il tubo collettore e i tubi capillari.
  • Poi si tagliano dei pezzi da un tubo di diametro minore e li si collegano al tubo collettore con un raccordo a due vie e vi si avvitano e regolano i gocciolatori.
  • Si dispongono i gocciolatori in corrispondenza delle piante da irrigare
  • Si imposta il programmatore e si apre il rubinetto.

Irrigazione a goccia nel frutteto e nell’orto

A seconda dell’ampiezza dell’area da irrigare e del numero di piante a cui fornire acqua, si possono predisporre una o più file di irrigazione.
Un consiglio è quello di prevedere sistemi non eccessivamente lunghi, perché si rischia di avere una diminuzione della pressione al termine dell’impianto con conseguente compromissione dell’efficacia dell’irrigazione.
Per fiori, piante e arbusti si possono usare microirrigatori orientati a 90°-180° o360° o anche gocciolatori a portata variabile che dirigano l’acqua direttamente verso le radici della pianta.
In caso di bordure si può utilizzare un microirrigatore a striscia.
Invece, in caso di superfici piccole o piante con fiori delicati la soluzione migliore sono dei micronebulizzatori, che forniscono un getto fine e molto delicato.
Per superfici più ampie come prati o grandi aiuole servono dei microirrigatori rotanti a 360 gradi.
Tutti i microirrigatori possono essere installati su delle aste piantate nel terreno, così da regolare l’altezza del getto anche in base all’altezza delle piante.

Irrigazione a goccia e pomodori

L’irrigazione a goccia è un sistema particolarmente indicato per l’irrigazione degli orti.
Una coltivazione che ne beneficia particolarmente è quella dei pomodori, perché si possono evitare i ristagni idrici che danneggiano la coltura e portano malattie alla pianta, come per esempio i funghi.
Invece nei terreni appena seminati o in quelli coltivati ad insalata l’irrigazione deve essere fornita dall’alto attraverso micronebulizzatori montati su picchetti per produrre una pioggia sottile del tutto simile a quella naturale.

Irrigazione a goccia e coltivazione in vasi

L’irrigazione a goccia può essere utile anche per le piante coltivate in vasi su balconi o terrazzi.
Anche in questo caso si può predisporre una o anche più linee di irrigazione, a seconda delle esigenze specifiche delle piante e la somministrazione d’acqua può anche essere modificate nel corso del tempo e assecondando i ritmi e la crescita delle singole piante.
Inoltre con l’utilizzo di un timer si possono anche programmare le innaffiature durante un periodo di assenza e ritrovare le piante rigogliose e non sofferenti al nostro ritorno.

Ultima curiosità

Nel 1992 è stata istituita dalle Nazioni Unite la giornata mondiale dell’Acqua, che cade il 22 marzo, per sensibilizzare l’opinione pubblica nel mondo e promuovere iniziative volte alla tutela delle risorse idriche