Giardino

Il tamarindo e le sue proprietà

Il tamarindo è un grande albero tropicale sempreverde, che si sviluppa in altezza grazie hai suoi rami, e può arrivare ad un altezza di 30 metri, nonostante il suo tronco resti poco sviluppato. Gli alberi di tamarindo sono di origine africana, essendo un albero longevo può arrivare anche a vivere 150 anni.

I suoi frutti , chiamati anche “dattero dell’india”, sono baccelli legnosi, che contengono all’interno dai 4 ai 12 semi, avvolti da una polpa commestibile dal sapore leggermente acidulo.
Ricchi di vitamine e minerali, e non solo definiti un potente antiossidante e utili alla digestione.

Caratteristiche nutrizionali del frutto del tamarindo

Il suo frutto ha grande valore nutrizionale, la polpa è composta per il 31% di acqua, il 57% di zuccheri, ed 5% da fibre alimentari, ceneri, proteine e grassi.

I costituenti principali sono pectine e zuccheri semplici. Tra i vari minerali presenti c’è un elevate quantità di potassio, fosforo, magnesio, sodio, calcio e selenio, ed è fonte di vitamina A, B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, K, e J.

Il frutto del tamarindo è ricco inoltre di acido tartarico, presente con una percentuale del 12%, l’acido tartarico è anche un potentissimo antiossidante che aiuta l’organismo a proteggersi dai radicali liberi.

La sua polpa marrone e appiccicosa è ricca fonte di polisaccaridi alimentari, emucellulose, mucillaggini, pectine e tannini.

Il frutto contiene molti oli volatili come limonene, geraniolo, safrolo, acido cinnamico, salicilato di metile e pirazina. Insieme questi composti regalano al tamarindo le sue proprietà medicinali.

Proprietà del tamarindo

Il frutto del tamarindo ha molte e diverse proprietà. Il principio attivo contenuto nei semi è la tamaridina. Esso svolge un’azione antibatterica ed antinfettiva risultando efficace contro alcuni virus e batteri.

In particolare, si è dimostrato un componente molto attivo contro la Candida albicans, Aspergillus niger, Bacillus subtilis, Escherichia coli, Staphylococcus aureus e Pseudonas aeruginosa.

Note sono anche le proprietà purgative, rinfrescanti e l’efficacia contro l’itterizia e la dissenteria. La polpa, le foglie e la corteccia vengono usate, in alcuni Paesi, per le loro proprietà terapeutiche contro le febbri malariche.

Recentemente sono state scoperte all’interno della sua polpa alcune sostanze ad azione antiossidante come l’acido ellagico, il clorogenico, il caffeico ed alcuni diversi flavoni.

L’estratto acquoso di tamarindo ha invece proprietà ipoglicemizzante.

L’assunzione del tamarindo si rivela molto utile in caso di problemi di digestione e a livello gastrico. Ha buone proprietà lassative ed è un ottimo regolatore intestinale grazie alla presenza di acidi organici all’interno della sua polpa.

A questo scopo si utilizza la marmellata che può essere somministrata anche ai bambini in quanto non provoca dolori al colon.

È bene sapere che l’assunzione di tamarindo interferisce con quella di alcuni farmaci, quali: aspirina (in quanto il tamarindo ne aumenta la biodisponibilità); riduzione dell’assorbimento di altri farmaci contemporaneamente assunti.