Originario delle zone tropicali e ricco di proprietà nutritive, il mango frutto esotico carnoso di tipo drupa, è coltivato prevalentemente per il suo sapore e le sue molteplici proprietà benefiche.
Oltre alle tante proprietà nutritive e benefiche, il mango è un frutto anche molto buono e gustoso, infatti, è molto utilizzato in cucina.
Dai dolci alle insalate oppure consumato da solo, il mango è uno dei frutti esotici che da svariati anni si sono diffusi in tutto il mondo per le loro spiccate proprietà nutrizionali.
Vediamo insieme quali sono le caratteristiche e proprietà nutritive di questo dolce frutto tropicale.
Caratteristiche del mango comune
Gli alberi di mango comune, sono alberi originari dell’India, appartenenti alla famiglia delle Anacardiaceae. Il mango comune o anche detto mango indiano è un frutto esotico, come abbiamo accennato, dalle straordinarie proprietà nutritive.
Grazie proprio alle sue notevoli proprietà è diventato oggi uno dei frutti esotici più coltivati nelle zone tropicali, e in alcune nazioni di queste zone (India, Pakistan, Filippine) è addirittura diventato il frutto nazionale.
Il fusto dell’albero di mango è molto corto e la sua chioma ha una forma tondeggiante, ha una crescita molto veloce, da tenere in considerazione se si vuole piantare il mango in vaso.
In un ambiente a lui favorevole piò raggiungere anche dimensioni notevoli con un altezza di 30-40 metri ed una chioma molto estesa che può arrivare a 10 metri di diametro.
Le foglie dell’albero di mango sono di colore verde scuro alternate sul ramo, dall’apparenza coriacea hanno una forma ovale allungata con una dimensione che varia in lunghezza tra di 15-30 centimetri. A differenza delle foglie mature i nuovi germogli hanno una colorazione differente che varia a seconda dell’età, passando dal rosa al color vinaccia per poi arrivare al verde scuro.
Prodotti in pannocchie di dimensioni variabili, i fiori del mango fanno la loro comparsa all’inizio della primavera, di colore bianco – rosa hanno un profumo simile a quello del mughetto.
Sebbene numerosi pochissimi fiori si trasformeranno in frutti di mango, considerando anche che hanno una cascola (caduta precoce del frutto) elevata.
Ci vorranno anche sei mesi o meno a seconda della varietà per ottenere un frutto di mango maturo.
Il frutto del mango
Il mango è un frutto tropicale carnoso molto tenero e gustoso, racchiuso in una buccia sottile e membranosa di colore che varia tra il verde, giallo e rosso. La sua polpa è molto compatta e profumata di colore giallo-arancio e la sua forma è ovoidale.
Dotato di un solo nocciolo molto grosso e duro molto e ben attaccato alla polpa, questo perché l’albero di mango riesce a spargere i suoi semi utilizzando gli animali che mangiano i suoi frutti, i quali non potendo staccare la polpa dal nocciolo molte volte ingoiano lo stesso e successivamente, non avendolo digerito, lo spargono in giro assieme alle loro feci.
Un modo semplice ed efficace, adottato da diverse specie di alberi, per poter diffondere i semi lontano dalla pianta madre.
Quanto pesa in media un mango?
Il peso del mango varia a seconda delle varietà, ma mediamente si aggira tra i 250-500 gr., tuttavia alcune varietà possono anche produrre frutti che arrivano a pesare quasi 1 kg.
Mango (frutto): coltivazione e cura
Vediamo come coltivare questo splendido frutto dalle molteplici proprietà nutritive e benefiche.
Il clima ideale per coltivare il mango
Albero sempreverde il mango comune, come abbiamo accennato originario dell’India, è oramai diffuso in tutte le zone del pianeta che hanno un clima molto caldo, che più si avvicina a quello tropicale e adatto alla crescita rigogliosa di quest’albero.
Da qualche anno a questa parte si possono trovare coltivazioni di mango anche nel nostro bel paese, ovviamente nelle regioni più calde come la Sicilia, la Calabria e la Sardegna.
Terreno
L’albero di mango è una pianta che non ha grosse pretese e ben si adatta a tutti i tipi di terreno, tuttavia predilige terreni che hanno un basso contenuto salino in cui cresce forte e rigoglioso. Ovviamente come la maggior parte delle piante è importante che il terreno sia sempre ben drenato per evitare cosi ristagni d’acqua che potrebbero compromettere la salute della pianta.
Annaffiature
Gli alberi di mango non necessitano di annaffiature, solo nei primi anni di vita si da un supporto alla pianta con regolari annaffiature.
Moltiplicazione e propagazione del mango
La moltiplicazione dell’albero di mango può avvenire sostanzialmente per:
Seme
La moltiplicazione per seme dell’albero di mango è una delle tecniche più utilizzate, dato che la crescita di queste piante è molto veloce. I semi possono essere prelevati dai frutti maturi, una volta separato il nocciolo dalla polpa, con l’utilizzo di un coltello, stando attenti a non tagliarci, tagliamo il nocciolo nella parte opposta a quella rigonfia e prendiamo dal nocciolo il seme contenuto al suo interno.
Per ottenere dei risultati e far germogliare i semi di mango dobbiamo assicurarci che essi siano freschi e non ammuffiti ne troppo secchi, e soprattutto che siano stati prelevati da frutti maturi.
I semi di mango possono essere cosi interrati a circa 2 cm in un terriccio poco salino e ben drenato, usando magari dei contenitori per poter spostare all’occorrenza il tutto in luoghi o posto più favorevoli.
Il terreno deve essere sempre umido ma non inzuppato altrimenti si rischia di farli marcire, il luogo ideale è un posto caldo, tra i 20 e i 30 gradi, luminoso e lontano dai raggi diretti del sole.
Il periodo ideale per la semina varia a seconda della varietà, tuttavia in media vengono seminati in primavera – estate.
In un clima ideale dopo circa 2-3 settimane i semi germoglieranno e nasceranno le nuove piantine, quando saranno di almeno 15-20 cm si potranno mettere a dimora nel luogo definitivo.
Dopo circa 5-6 anni, a seconda anche della varietà e delle condizioni più o meno favorevoli, la pianta inizierà a dare i suoi primi frutti.
L’unico svantaggio di questa tecnica è che le piante ottenute dai semi non sempre conservano le caratteristiche della pianta madre, rischiando cosi di ottenere un risultato non desiderato.
Talea
Un’altra tecnica molto conosciuta e utilizzata è la moltiplicazione per talea, che consiste nel prelevare, nel periodo opportuno, una parte della pianta madre (un rametto) e da questi farlo radicare, per ottenere cosi un’altra pianta.
La talea, in genere, è una delle tecniche più utilizzate, non solo perché è veloce ma soprattutto perché la pianta che si ottiene sarà del tutto simile alla pianta madre, conservando cosi tutte le caratteristiche della stessa.
Tuttavia la moltiplicazione del mango per talea ha poco successo in quanto le talee di questa pianta radicano con molta difficoltà, anche usando dei fertilizzanti specifici per favorire la crescita delle radici non abbiamo sempre successo.
Margotta
La margotta, consiste nel far radicare un ramo ancora collegato alla pianta madre, allo stesso modo della talea, è un’altra tecnica con cui si ottiene una pianta che conserva le stesse caratteristiche della pianta madre.
Allo stesso modo della talea, con la margotta si ottiene una pianta uguale alla pianta madre, ma anche in questo caso i rami stentano a radicare ed il successo è inferiore al 50%.
Potatura del mango
La potatura del mango viene essenzialmente fatta per contenere la sua crescita o per eliminare rami secchi, generalmente i primi interventi vengono fatti quando la pianta non è troppo piccola, dopo almeno 4-5 anni di vita.
Nei primi anni è consigliabile tagliare ed asportare le pannocchie per dare più vigore alla crescita vegetativa. Nello stesso periodo si può concimare la pianta con un fertilizzante ricco di azoto, almeno fino a quando non inizierà a fruttificare, quando sarà più opportuno usare un fertilizzante ricco di fosforo e potassio.
Per tagliare i rami secchi e/o asportare le pannocchie è consigliabile utilizzare sempre degli attrezzi adeguati, come cesoie per il giardinaggio, per evitare schiacciature e sfilacciature nel taglio ed evitare danni alla pianta.
Proprietà nutrizionali del mango
Grazie alle sue proprietà, come abbiamo già accennato, il mango è diventato uno dei frutti esotici più coltivati nelle regioni di tutto il mondo con un clima a lui favorevole.
Il mango è ricco di antiossidanti e di vitamine, soprattutto quelle del gruppo A e C, costituito prevalentemente da carboidrati con piccole quantità di fruttosio e proteine ha un valore energetico medio/alto.
Tra le tante vitamine di cui il mango è ricco, spiccano per quantità il betacarotene (gruppo A) e l’acido ascorbico (vitamina C).
Oltre alle vitamine e agli antiossidanti, il mango, sebbene in quantità ridotte, contiene anche sali minerali, come il potassio, il calcio e il magnesio.
Tanta acqua e fibre completano il tutto e fanno del mango uno dei frutti esotici con le maggiori proprietà nutrizionali e, grazie anche al contenuto di alcuni enzimi che favoriscono la digestione, particolarmente adatto ad ogni tipo di dieta.
Quante calorie contiene il Mango?
Il mango ha un contenuto calorico medio, un frutto di medie dimensioni, circa 300-400 gr, da un apporto calorico di circa 150-200 calorie, quindi consumato crudo non fa ingrassare, infatti è presente in tante diete.
Come si mangia il mango?
Apprezzato in tutto il mondo non solo per le sue proprietà ma anche per il suo gusto dolce, il mango, almeno nel nostro bel paese è consumato soprattutto crudo oppure centrifugato sotto forma di succo.
Dalle insalate esotiche ai dolci o a seconda del tipo di cucina anche cotto, il mango ha letteralmente invaso le nostre cucine e le nostre diete con il suo sapore gustoso.
Ultima curiosità sul mango
Come abbiamo già accennato oltre alla sua enorme diffusione e popolarità in tutto il mondo, il mango oggi è il frutto nazionale dell’India, del Pakistan e delle Filippine, e anche l’albero nazionale del Bangladesh e dell’Australia.