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Ovulo: fungo particolare e prelibato

ovulo fungo
L’ovulo fungo, scientificamente noto come Amanita caesarea, è una vera rarità gourmet: famoso come “ovulo buono” o “fungo dei Re”, vanta una storia millenaria, un sapore delicato e colori brillanti. In questa guida scopri come riconoscerlo, dove cresce, come consumarlo in sicurezza e perché è così prezioso nei boschi mediterranei.

L’ovulo, fungo diffuso nei nostri boschi, è molto apprezzato per il suo sapore delicato ed è largamente impiegato nella nostra cucina tradizionale e sulle nostre tavole, cucinato sia cotto che crudo in insalata.

L’ovulo è un fungo ricercato e prelibato e il suo nome sta a raffigurare la sua forma che, nella fase di crescita, somiglia molto ad un uovo che si schiude.  È, infatti completamente racchiuso in una membrana bianca che, quando si rompe, fa fuoriuscire un fungo da un vivace cappello arancione.

L’ovulo è un fungo che cresce spontaneamente in estate e in autunno in boschi di castagno, querce e nocciolo. Predilige terreni calcarei e trova il suo habitat naturale in zone soleggiate a clima temperato, segnate da estati calde e secche. È più diffuso nel sud Italia, Dove cresce fino ad un’altitudine di 9000 m e diventa più raro trovarlo man mano che si risale la nostra penisola. 

Etimologia e valore storico

Il nome Amanita caesarea deriva dal latino “caesareus”, ovvero “dei Cesari”, ed è chiamato anche “funghi dei Re” o “cibo degli Dei”. Già i Romani ne apprezzavano il sapore e proteggevano gli habitat naturali per garantirne la raccolta futura.

Ovulo fungo: varietà e caratteristiche botaniche

Esistono diverse varietà di ovulo, che si differenziano per forma e colori ed alcune sono anche velenose.

La varietà commestibile è l’Amanita Caesarea, il cui nome deriva dal latino Caesarus, che vuol dire dei Cesari, ovvero imperiale. Infatti questo ovulo era un fungo già molto apprezzato dagli antichi Romani, che lo definivano addirittura “cibo degli dei” e proteggevano i boschi nei quali cresceva spontaneamente. Viene per questo definito anche fungo reale, a sottolineare la sua importanza e la sua bontà duratura nel tempo.

L’Amanita Caesarea è anche chiamato ovulo buono, per distinguerlo dall’Amanita muscaria, o l’Amanita phalloides, che sono due specie di ovulo velenoso e la seconda anche mortale.

Ovulo fungo allo stadio iniziale

Allo stadio iniziale l’ovulo è completamente racchiuso in una membrana di colore bianco, che rende il fungo simile a un uovo di gallina.

Crescendo, la membrana si rompe e fuoriesce un cappello polposo e tondeggiante che può raggiungere anche i 20 cm di diametro in alcuni esemplari e con colori che vanno dal giallo all’arancione al rosso.

Al di sotto del cappello troviamo un anello con lamelle fitte e un gambo sodo, leggermente ingrossato alla base, alto anche 15 cm.

Habitat, periodo e diffusione in Italia

L’Amanita caesarea cresce in boschi mediterranei di querce, castagni o noccioli, con estati calde e secche fino a quota 900 m. È più comune nel Sud Italia e meno frequente al Nord

Come riconoscere l’ovulo (vs species velenose)

Soprattutto quando è allo stadio ancora di ovulo, è facile confondere l’Amanita Caesarea con altre specie velenose.

L’Amanita Caesarea si caratterizza per:

  • un cappello di colore arancione acceso e privo di macchie, mentre quello dell’Amanita muscaria è rosso con verruche bianche.
  • le lamelle sotto il cappello, il gambo e l’anello di color giallo tenue, mentre nell’Amanita muscaria sono bianche.
  • una carne bianca e dall’odore gradevole. 

Ovulo fungo: raccolta

L’ovulo è un fungo che va raccolto quando è completamente schiuso e con il cappello ben visibile.

Questo per due ragioni. La prima è che così non si corre il rischio di confondersi con una specie velenosa.

La seconda perché la legge vieta la raccolta di ovuli chiusi. Infatti, gli ovuli, nello stadio di crescita, producono spore che vanno a disperdersi nell’ambiente circostante permettendo la riproduzione della specie e una raccolta prematura causerebbe un ingente danno a tutto l’ecosistema boschivo.

  • L’ovulo va staccato con un taglio netto e con un coltellino ben affilato.
  • È anche utile raschiare con il coltellino il gambo dal terriccio, per favorire la dispersione delle spore nel loro ambiente naturale.

Attenzione che il cugino velenoso dell’Amanita Caesarea, ossia l’Amanita falloide oltre ad essere molto tossico, come abbiamo accennato, ha un elevato polimorfismo, significa che il suo aspetto può variare e di conseguenza trovare individui della stessa famiglia del tutto diversi.
Se non sei un raccoglitore esperto e non vuoi correre rischi, puoi far controllare i funghi raccolti dai centri competenti della tua zona.

Ovulo: proprietà e valore gastronomico

L’ovulo è apprezzato non solo per il suo sapore delicato, ma anche per le sue proprietà nutrizionali. È ricco di proteine vegetali, vitamine del gruppo B e sali minerali, con un basso contenuto calorico che lo rende adatto a diverse diete. In cucina si gusta crudo in insalata, condito con olio extravergine di oliva, oppure cotto alla griglia e in salse leggere.

Ultimo consiglio

Anche a causa della raccolta indiscriminata trovare gli ovuli si sta facendo sempre più difficile.

L’ovulo è un fungo che generalmente cresce sempre negli stessi posti. Ti consiglio di segnarti con esattezza il posto dove lo hai trovato per poter tornare altre volte ed andare a colpo sicuro.

Conclusione

L’ovulo fungo è una prelibatezza della cucina tradizionale italiana e un simbolo dell’autunno nei boschi. Riconoscerlo correttamente, rispettare l’ambiente durante la raccolta e apprezzarne le qualità nutrizionali permette di valorizzare al meglio questa eccellenza naturale.

FAQ sull’ovulo fungo

Quando si trova il fungo ovulo?

Tra luglio e ottobre, nei boschi di latifoglie e conifere.

Come cucinare l’ovulo?

È ottimo crudo in insalata, oppure grigliato e condito con olio e prezzemolo.

L’ovulo si può confondere con funghi velenosi?

Sì, per questo è fondamentale riconoscere le lamelle gialle e la volva bianca alla base.

L’ovulo è nutriente?

Sì, contiene proteine, vitamine e sali minerali con poche calorie.