Realizzare una piscina nel proprio giardino è il sogno di molti, ma quando si decide di compiere questo passo, è importante valutare con attenzione le diverse opzioni disponibili. Tra tutte, le piscine interrate rappresentano la soluzione più elegante, duratura e personalizzabile. Grazie alla loro integrazione armoniosa con il paesaggio e alla vasta gamma di materiali e design disponibili, queste piscine sono sempre più richieste da chi desidera trasformare il proprio spazio esterno in un’oasi di benessere. Scopriamo insieme tutto ciò che c’è da sapere su queste piscine, per compiere una scelta consapevole e soddisfacente.
Perché scegliere una piscina interrata?
Le piscine interrate offrono numerosi vantaggi rispetto ad altre soluzioni fuori terra. Innanzitutto, sono una scelta definitiva e stabile, pensata per durare nel tempo e aumentare il valore estetico e commerciale della tua abitazione.
Una delle caratteristiche che le rende così apprezzate è l’effetto visivo: si integrano perfettamente con il giardino e possono essere progettate in modo da valorizzare l’architettura della casa. Inoltre, a differenza delle piscine fuori terra, non ingombrano visivamente e lasciano più libertà nella progettazione del paesaggio.
Dal punto di vista pratico, offrono maggiore versatilità: è possibile scegliere tra diverse forme e dimensioni, installare sistemi di riscaldamento, luci subacquee, idromassaggi, coperture automatiche e molto altro.
Le principali tipologie di piscine interrate
Una delle prime decisioni da prendere riguarda la tipologia strutturale della piscina. Le piscine interrate si distinguono in base al materiale costruttivo e al metodo di realizzazione. Ecco le opzioni più diffuse.
1. Piscine in cemento armato
Sono le più solide e durature, realizzate con una struttura in calcestruzzo che consente la massima libertà progettuale. Permettono di scegliere qualsiasi forma e dimensione, e possono essere rivestite con materiali pregiati come il mosaico, le piastrelle o il PVC. Hanno costi più elevati e tempi di realizzazione più lunghi, ma sono ideali per chi desidera una piscina su misura di alto livello.
2. Piscine prefabbricate in acciaio o poliestere
Queste piscine hanno strutture modulari che vengono assemblate in loco. Sono più rapide da installare rispetto a quelle in cemento e spesso più economiche. L’acciaio garantisce solidità, mentre il poliestere offre un’ottima resistenza agli agenti chimici e ai raggi UV.
3. Piscine a pannelli modulari
Sono una via di mezzo tra le piscine in cemento e quelle completamente prefabbricate. Composte da pannelli in acciaio galvanizzato o polimeri ad alta resistenza, vengono poi rivestite con un telo in PVC. Sono flessibili nella forma, relativamente facili da montare e offrono un buon compromesso tra prezzo e qualità.
Quanto costa una piscina interrata?
Il costo di una piscina interrata varia in base a diversi fattori: dimensioni, materiali, optional scelti, condizioni del terreno e manodopera. In generale, i prezzi partono da circa 15.000 euro per una piscina di piccole dimensioni, con struttura prefabbricata, fino ad arrivare a oltre 50.000 euro per soluzioni su misura con finiture di pregio.
Altri costi da considerare:
- scavo e movimentazione terra
- installazione di impianti (filtrazione, illuminazione, riscaldamento)
- realizzazione della pavimentazione esterna
- copertura della piscina (manuale o automatica)
- manutenzione periodica e costi energetici
È fondamentale richiedere preventivi dettagliati e affidarsi a professionisti del settore per evitare sorprese.
Permessi e normative: cosa bisogna sapere
Prima di iniziare i lavori, è necessario informarsi sulle normative locali. Nella maggior parte dei comuni italiani, la realizzazione di una piscina interrata richiede il permesso di costruire, rilasciato dal Comune previa presentazione di un progetto redatto da un tecnico abilitato (ingegnere, architetto o geometra).
In alcune regioni, in base alla dimensione e alla zona di realizzazione, può essere sufficiente una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). È importante anche verificare eventuali vincoli paesaggistici, ambientali o idrogeologici che potrebbero limitare o condizionare l’intervento.
Manutenzione e gestione
Avere una piscina interrata richiede una certa cura, ma con una buona organizzazione, la gestione diventa semplice. Gli aspetti principali da considerare sono:
- la pulizia dell’acqua, che va effettuata con regolarità, utilizzando robot automatici o skimmer manuali;
- il trattamento chimico, in cui l’acqua deve essere trattata con cloro, sale o altri sistemi per evitare la proliferazione di alghe e batteri;
- il sistema di filtraggio, che deve essere dimensionato correttamente per garantire un’acqua limpida e sicura;
- il controllo periodico dei parametri (pH, alcalinità, cloro).
Durante l’inverno, è possibile coprire la piscina con una copertura isotermica o effettuare il trattamento di invernaggio, per proteggerla dal freddo e ridurre il lavoro di manutenzione.