La pomelia è una pianta ornamentale esotica originaria delle zone tropicali dell’America Centrale e dei Caraibi, che appartiene alla famiglia delle Apocynaceae.
È molto apprezzata e coltivata sia in appartamento che in esterno, per la bellezza delle sue foglie e per le magnifiche tonalità di colore dei suoi splendidi fiori.
Il nome botanico della pianta è plumeria, dal botanico Charles Plumier, che per primo la studiò per conto del re di Francia. È chiamata anche frangipani, dal nome del conte Muzio Frangipani, che ne ricavò un profumo molto in voga nella corte di Caterina de’ Medici nel XVI secolo.
Arrivata in Sicilia nel Settecento grazie agli inglesi, è qui stata ribattezzata pomelia dai siciliani, che la hanno da subito ampiamente coltivata, apprezzandone le affascinanti caratteristiche ornamentali. È, così, diventata il fiore simbolo della città di Palermo e nell’Orto Botanico della città si conservano gli esemplari più antichi.
Indice
Significato
Diffusa in molte parti del globo, la pomelia assume diversi significati, a seconda delle culture, ma tutti positivi.
Nei paesi tropicali in cui essa è originaria, simboleggia la pace e l’amicizia e, infatti, in Polinesia e alle Hawaii i suoi fiori sono usati per fare collane di benvenuto in segno di accoglienza e ospitalità.
In India è una pianta sacra, rappresenta l’immortalità e la rinascita, viene chiamata “pianta del tempio” e viene piantata in prossimità di cimiteri o portata nei luoghi di culto come offerta.
Nella nostra penisola è emblema di bellezza e semplicità. Secondo la tradizione, si regala una pomelia alla sposa quando va ad abitare nella nuova casa, come augurio di prosperità e fertilità. In Sicilia la pomelia è molto amata nella realizzazione dei bouquet della sposa.
Pomelia: caratteristiche
La pomelia è una pianta a portamento arbustivo che in condizioni ottimali può raggiungere anche i 10 m di altezza. È una pianta molto longeva e si possono trovare anche esemplari di pomelia centenari.
È provvista di un apparato radicale molto sviluppato e fusti molto ramificati, che non lignificano mai e sempre restano fibrosi e ricchi di un lattice biancastro.
Le foglie sono ovali, di colore verde scuro, leggermente appuntite e, a seconda della specie, possono cadere in inverno o essere persistenti.
La fioritura avviene nel mese di maggio e perdura per tutta l’estate, e, durante questo periodo, la pomelia diffonde nell’aria un intenso e gradevole profumo. I fiori spuntano alla sommità dei rami, sono piuttosto grandi, formati da 5-7 petali, riuniti in grappoli numerosi e i colori possono variare tra il rosso, il rosa, il bianco, il giallo o l’arancio, in base alla varietà.
Una varietà molto apprezzata è quella palermitana, dai fiori bianchi e carnosi, e dall’insistente odore di vaniglia, cannella e rosa, con petali arrotondati e sovrapposti, quasi a formare un cerchio chiuso, e striature gialle, a volte rosa, di diversa intensità.
Talea di pomelia
La moltiplicazione della pomelia può accadere o per semi o per talea.
La propagazione per seme ha meno possibilità di riuscita, perché i semi impiegano molti mesi per maturare e non sempre questo avviene nelle varietà coltivate in Italia. Per questo la talea di pomelia è il metodo preferito di propagazione.
Vediamo ora come si fa una talea di pomelia.
Le talee di pomelia non radicano con grande facilità, per questo preparane più di una, così da avere più probabilità di successo.
- Effettua le tue talee di pomelia in primavera inoltrata.
- Procurati delle forbici ben affilate e disinfettate con fiamma o alcool, un ormone radicante, che troverai facilmente da un vivaista, e un contenitore capiente ripieno di terriccio universale misto a sabbia e torba.
- Scegli una pianta robusta e sana e taglia dei rametti apicali di almeno 30-40 cm. Fai un taglio netto per evitare sfilacciature, immediatamente sotto il nodo. Inoltre taglia obliquamente per avere una superficie più ampia per la radicazione.
- Elimina tutte le foglie presenti e lascia solo quelle sulla parte superiore dei rametti.
- Spolverizza le parti tagliate con un fungicida ad ampio spettro, posiziona le talee nell’ormone radicante e mettile a riposare in un luogo asciutto e caldo per una settimana circa.
- Quando sono cicatrizzati i tessuti vegetali, interra le talee nel contenitore e compatta delicatamente il terriccio con le mani.
- Annaffia abbondantemente fino a quando l’acqua non fuoriesce dai fori di drenaggio, dopodiché sistema il vaso al sole.
- Quando vedi che compaiono nuove foglie e nuovi getti vuol dire che le talee hanno radicato e le piantine di pomelia possono essere trapiantate.
Coltivazione della pomelia
La pianta di pomelia non è difficile da coltivare e può essere allevata sia in vaso che in piena terra.
Può essere necessario, nei primi tempi sorreggere il fusto con un tutore dopo la messa a dimora, finché non svilupperà la prima diramazione.
Terreno
La pomelia predilige i terreni fertili, ricchi di sostanza organica, ma soprattutto in grado di far defluire velocemente l’acqua.
Basta mescolare del terriccio universale con sabbia o perlite e pezzi di corteccia grossolana.
Esposizione
La pomelia ama i luoghi soleggiati e luminosi e con una buona circolazione d’aria, ma il suo più grande nemico è il freddo e non riesce a sopravvivere con temperature inferiori ai 5°.
Per questo in inverno, se le temperature si abbassano molto, devono essere spostate in luoghi riparati.
Annaffiature
La pomelia necessita di annaffiature costanti e abbondanti, altrimenti sacrifica la produzione floreale, ma bisogna, tuttavia, evitare i ristagni idrici che potrebbero far marcire le radici e provocare la morte della pianta.
Puoi regolarti così: innaffiala generosamente dalla primavera all’estate, quando vedi che il terreno è completamente asciutto.
Ma, a partire dall’autunno, quando la pomelia inizia ad ingiallire e a perdere le foglie, dirada le irrigazioni fino a sospenderle del tutto quando le foglie saranno tutte cadute, fino alla primavera.
Questo perché Il riposo vegetativo in questa pianta è praticamente assoluto e anche se vedi solo dei rami spelacchiati, senza foglie non preoccuparti, che con l’arrivo della primavera la pomelia tornerà a fiorire.
Concimazione
Durante la ripresa vegetativa, ossia dalla primavera e per tutta l’estate, occorre concimare la pomelia ogni 2-3 settimane con un concime liquido da diluire nell’acqua di irrigazione.
A partire dall’autunno e per tutto l’inverno, in riposo vegetativo, non bisogna concimare perché un accumulo di nutrienti risulterebbe dannoso per le radici della pianta.
Rinvaso e potatura della pomelia
La pomelia coltivata all’aperto non ha bisogno di potatura, se non per rimuovere a primavera parti malate o danneggiate, in questo caso si possono usare delle cesoie, che sono delle forbici da giardinaggio adatte a questo specifico scopo, infatti consentono un taglio netto senza schiacciature e sfilacciature, ecco perché usare gli strumenti da giardinaggio giusti è fondamentale.
La pomelia coltivata come pianta da appartamento, va rinvasata ogni anno nel mese di aprile, utilizzando nuovo terriccio e un vaso ampio il doppio delle dimensioni delle radici. Si eliminano solo i rami secchi o cresciuti male.
Pomelia: malattie e parassiti
La pomelia è una pianta resistente che non viene colpita da particolari malattie, ma può, tuttavia subire l’attacco di parassiti.
- Un’infezione da cocciniglia si manifesta con macchie scure sulla pagina inferiore della foglia e, con una lente di ingrandimento, puoi notare la presenza di questi fastidiosi animaletti. Basta strofinare le parti malate con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o, in caso di infezione molto estesa, usare un anticoccidico, facilmente reperibile nei negozi di giardinaggio.
- Se, invece, le foglie ingialliscono e si accartocciano e nella pagina inferiore delle foglie sono presenti piccole ragnatele, la pianta è infestata dal ragnetto rosso, un acaro molto pericoloso, che prolifera in ambienti particolarmente secchi. Oltre a creare intorno alla pianta un clima più umido, per evitare il proliferarsi del parassita, devi intervenire con acaricidi adatto.
- La ruggine è invece l’attacco di un fungo che crea sulle foglie delle piccole pustole color ruggine, appunto. È molto pericoloso, perché si propaga facilmente e per questo devi subito allontanare la pianta malata per evitare contagi e provvedere con un antiparassitario specifico.
Ultima curiosità
Il lattice colloso presente all’interno dei fusti della pomelia è tossico per l’uomo e gli animali se ingerito e può creare irritazioni cutanee per contatto.