La pachira acquatica è una pianta sempreverde a portamento eretto originaria delle foreste pluviali dell’America centrale e del Brasile.
È parente stretta del baobab: infatti entrambi appartengono alla famiglia delle Bombacacee.
Viene chiamata volgarmente anche Bombaco ma il suo nome scientifico e Pakira, o Bombax aquatica.
È conosciuta anche come pachira intrecciata o pianta tronco intrecciato, per la particolare forma che molti vivaisti danno al suo fusto.
Proprio per questa sua particolarità la pachira acquatica è diventata negli ultimi anni molto popolare come pianta da appartamento.
In Oriente è considerata una pianta portatrice di soldi, perché le 5 foglioline che mostra attirano il denaro, mentre il tronco lo trattiene.
Nel suo ambiente naturale è un vero e proprio albero che può raggiungere anche i 20 m di altezza. Ma, coltivato con i nostri climi, ha una crescita più contenuta e si sviluppa al massimo fino a 3 m.
Ha un fusto di colore verdastro molto tenero, che permette a commercianti ed esperti coltivatori di intrecciare più fusti tra loro.
Le sue foglie sono verde intenso, lucide, palmate e formate da 5-9 foglie ovali.
Nel paese d’origine, come Messico e America centrale, la pachira acquatica produce, nel periodo febbraio-agosto, dei fiori profumatissimi e dei frutti commestibili. Ma è rarissimo che accada quando cresce in appartamento.
Come coltivare la Pachira Acquatica
Coltivare la pachira acquatica non è impresa impossibile.
Pur trattandola come una classica pianta verde da appartamento, va pur sempre ricordato che è una pianta tropicale e perciò bisogna fare attenzione all’esposizione e a regolare la quantità d’acqua.
- Puoi tranquillamente sistemarla in un comune vaso di plastica.
- Usa un terriccio universale e, per assicurarle un ottimo drenaggio, aggiungi un pugno di perlite e della torba.
- Assicurale una temperatura tra i 18° e i 26°. Posizionala in una zona luminosa, ma sempre lontana dai raggi diretti del sole, che le sono particolarmente dannosi.
- Concimala anche mensilmente nei mesi estivi con un concime liquido da diluire nell’acqua dell’irrigazione. Riduci nei mesi invernali e taglia sempre le punte e le foglie secche.
- L’innaffiatura è l’intervento più delicato nella cura della pachira acquatica. Dalle acqua preferibilmente non calcarea, ma evita i ristagni d’acqua e tieni il terriccio sempre umido, ma mai eccessivamente bagnato. In inverno puoi fare delle nebulizzazioni fogliari per compensare l’eccessiva secchezza dell’aria causata dai termosifoni.
- Tieni la tua pachira acquatica al riparo da correnti d’aria e shock termici e assicurale un buon ricambio d’aria.
Malattie della Pachira Acquatica
La pachira acquatica non va soggetta a particolari malattie. Può capitare però che particolari sintomi possano rivelare la presenza di alcuni problemi.
Le foglie sono ingiallite o macchiate
- Probabilmente stai dando troppa acqua alla tua pianta. Regola bene le irrigazioni e, prima di somministrare altra acqua, assicurati che il terriccio sia completamente asciutto.
- Ma, al contrario, se vedi che appaiono anche macchiettate di giallo e marrone, controlla se ci sono delle piccole ragnatele nella parte inferiore della foglia. In questo caso la tua pachira acquatica è stata attaccata dal ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso e dannoso. Allora nebulizza frequentemente la chioma, perché questi insetti prolificano in mancanza di umidità, e, solo in caso di infestazione grave, usa un insetticida specifico.
- Se la tua pachira acquatica he delle macchie sulla pagine inferiore delle foglie, può significare che sei in presenza della cocciniglia farinosa. Togli i parassiti con un batuffolo imbevuto di alcool o lava la tua pianta con acqua e sapone neutro, e poi risciacquala per bene. Se la pachira acquatica è molto grande o collocata all’aperto, puoi usare un antiparassitario specifico.
- Stesso discorso di sopra se noti dei piccoli insetti mobili di colore bianco-giallastro. Sono quasi sicuramente afidi, o più comunemente detti pidocchi delle piante.
Le punte delle foglie sono marroni
Anche questo problema è legato alla gestione idrica.
Controlla che l’acqua non ristagni nel sottovaso. Inoltre dopo 30 minuti dall’irrigazione è buona norma svuotare il sottovaso.
Innaffiature troppo abbondanti possono causare anche foglie marce e marciume a livello dei fusti.
Oltre ad avere accortezza quando innaffi, arieggia bene i locali e assicura alla pianta un buon ricircolo dell’aria.
Le foglie sono secche
Probabilmente la tua pachira acquatica riceve troppo sole e le sue foglie sono ustionate.
Colloca la tua pianta in una zona più ombreggiata.
Clorosi ferrica
Forse il vero problema per la pachira acquatica è la clorosi ferrica, ossia la difficoltà delle radici della pianta di assorbire ferro dal terreno. Questa patologia, che è causata soprattutto dal tipo di acqua che si utilizza per le innaffiature, porta alla decolorazione delle foglie.
Per mantenere nel tempo la pachira acquatica in uno stato di salute ottimale è consigliabile utilizzare acqua distillata o, meglio ancora, piovana.
Ultima curiosità
I semi di pachira acquatica sono commestibili e in America latina vengono utilizzati in vari modi.
Vengono mangiati crudi e hanno un gusto simile alle arachidi, oppure vengono arrostiti o fritti e ricordano il sapore delle castagne.
Vengono essiccati e poi macinati per ottenere una farina da utilizzare per fare un pane molto gustoso.
Anche le foglie giovani ed i fiori sono commestibili e vengono utilizzati come verdure.