Di colore viola intenso, molte volte attrae il nostro sguardo sui banchi dei fruttivendoli, i cavolfiori viola sono ortaggi ricchi di proprietà benefiche per la nostra salute.
Talvolta visto, con sospetto e timore, per il solito prodotto OGM (Organismo Geneticamente Modificato), il cavolfiore viola non è altro che un incrocio tra il cavolo broccolo e il cavolfiore comune.
Cavolfiore viola: caratteristiche
Il caratteristico colore viola di questo cavolfiore è dovuto alla presenta di antociani e carotenoidi, importanti e note sostanze antiossidanti ritenute in grado di combattere l’azione dei radicali liberi e prevenire molte infiammazioni.
Esistono diverse varietà di cavolfiori viola di tonalità differenti, anche in Italia abbiamo una varietà tutta nostrana di questo strano ortaggio, Il violetto di Sicilia.
Dal sapore unico e delicato, il violetto di Sicilia ha acquisito un posto di rilievo sugli scaffali dei fruttivendoli. Le sue dimensioni rispetto il cavolfiore comune sono decisamente più piccole tuttavia il suo colore sganciante lo rende inconfondibile.
Proprio per questa sua caratteristica colorazione, e soprattutto per le sue proprietà benefiche e sapore unico, tanti chef hanno strizzato l’occhio a questo ortaggio dal colore cosi inconsueto. Ed ecco spuntare dalla sua comparsa i più svariati piatti e ricette con ingrediente proprio i cavolfiori viola.
Il violetto di Sicilia non è il solo cavolfiore viola che possiamo trovare in commercio o sui banconi dei fruttivendoli, infatti esistono altre varietà, tra cui il Violet Queen o ll purple Cape.
Proprietà dei cavolfiori viola
Oltre alle proprietà antiossidanti, come precedentemente detto, i cavolfiori viola, come del resto il suoi parenti più prossimi, i cavolfiori comuni, sono ricchi di vitamine, tra cui troviamo la vitamina C ed A ma anche la E e la K, ricchi di fibre, calcio e potassio.
Insomma un ingrediente molto salutare da tenere con particolare attenzione per la nostra alimentazione e benessere.
Quindi, per dare non solo un tocco di colore in più ai nostri piatti ma anche fare il pieno di salute, cotto o crudo che sia, condito con olio o aceto, sembra proprio che il cavolfiore viola è l’ingrediente ideale che stiamo cercando.
Cavolfiore viola: coltivazione
Questo ortaggio invernale, proprio come il suo parente più prossimo il cavolfiore comune (nome scientifico Brassica oleracea varietà botrytis), ha un periodo di maturazione di circa tre mesi dalla messa a dimora definitiva.
Come i cavolfiori comuni anche il cavolfiori viola possiedono diverse varietà, distinte in base all’epoca di maturazione. Esistono varietà molto precoci, il cui raccolto avviene già ad ottobre, varietà precoci, raccolte a novembre-dicembre, varietà invernali, raccolte a gennaio-febbraio, e anche varietà tardive, raccolte da marzo a maggio.
Il periodo migliore per piantare i cavolfiori viola, varia a seconda della varietà se più o meno precoci o tardive, varia da fine agosto a fine febbraio.
Cavolfiore viola: malattie e parassiti
Le malattie ed i parassiti che possono danneggiare questa pianta sono le stesse del suo parente più prossimo, il cavolfiore comune.
Le malattie da funghi che colpiscono più frequentemente il cavolfiore viola sono l’oidio, la peronospora, l’alternariosi, l’ernia delle crucifere, il marciume secco delle crucifere (dovuto al Phoma lingam).
Tra gli insetti, i parassiti più comuni dei cavoli sono: l’afide ceroso del cavolo (Brevicoryne brassicae), la mosca del cavolo (Delia radicum) e due lepidotteri, la cavolaia (Pieris brassicae) e la nottua del cavolo (Mamestra brassicae).