Tra i tanti ospiti indesiderati che possono arrecare danni al nostro giardino o zona verde, possiamo incontrare anche lo scarabeo insetto che ama cibarsi delle foglie e dei fiori delle nostre aiuole.
Lo scarabeo insetto comune il cui nome scientifico è Scarabaeidae Latreille, appartiene alla grande famiglia dei coleotteri, che conta più di ventimila specie differenti. In Europa e in Italia sono più di trecento le specie comunemente diffuse appartenenti a questa grande famiglia.
Morfologia dello scarabeo
Insetto adulto
Gli scarabei sono contraddistinti dalle loro antenne lamellate non genicolate, che non possono arrotolare.
Le antenne di queste insetti sono costituite da un funicolo ed clava di 3-7 articoli mobili e lamelliformi, in molte varietà le lamelle possono anche essere molto lunghe in tal caso dette flabellate.
Queste antenne, tenute racchiuse nel loro periodo di anattività, danno agli scarabeidi un senso dell’olfatto acutissimo.
Gli scarabeidi hanno un corpo relativamente robusto e forte, e le loro dimensioni variano da pochi millimetri ad oltre i 15 centimetri. Come ad esempio lo Scarabeo Ercole uno dei più grandi coleotteri conosciuti che ha una lunghezza che può superare i 15 centrimetri.
Alcuni varietà sono invece contraddistinte da corna, molto sviluppate e prominenti, presenti sia sul capo e talvolta anche sul torace, usate prevalentemente per combattere con altri scarabei sia per difendere il territorio sia per la conquista delle femmine.
Le tibie di alcune specie sono spesso munite di piccoli denti oppure talvolta di un solo sperone apicale. Il corpo e generalmente diviso in tre parti di egual misura anche se alcune specie hanno le parti anteriori più piccolo o inesistenti.
L’addome dei scarabeidi molte volte è dotato di una copertura più spessa a costituire una sorta di corazza spesso non ricoperti dalle ali.
Tra gli scarabeidi ce ne sono molte specie che presentano un elevato dimorfismo sessuale, con un elevata differenza quindi tra gli individui di sesso opposto appartenenti alla stessa specie, spesso manifestata da corna sul capo o sul torace, oppure dalla grandezza delle antenne o anche la grandezza e forma degli arti.
Le larve degli scarabei
Le larve di questi insetti hanno un corpo molle di colore biancastro o giallino ricurvo con una classica forma di C, spesso a differenza degli adulti, rappresentano il vero problema, nutrendosi della parte radicale delle piante.
Vivono la prima parte del loro ciclo evolutivo sottoterra, al riparo dal sole, quindi difficili da individuare.
Oltre ad essere molto voraci le larve di alcuni scarabei hanno uno stadio evolutivo larvale molto lungo che può superare anche i tre anni, quindi possono rappresentare un vero problema dato che li avremo come ospiti famelici per tutto questo tempo.
Scarabeo insetto pericoloso? Oppure utile per le nostre piante?
È innocuo per l’uomo, e spesso molte specie di quest’insetto hanno abitudini notturne, quindi difficilmente visibili.
Gli scarabeidi o scarabei appartengono all’ordine più grande della classe degli insetti, i coleotteri. Tuttavia non tutte le specie di questa enorme famiglia sono dannosi, anzi ce ne sono molti che invece sono utili essendo predatori o specie antagonista di altri parassiti.
Lo scarabeo insetto ritenuto sacro dagli antichi egizi, capace di orientarsi con le stelle, può tuttavia appartenere ad una specie parassitaria e quindi essere dannoso per le nostre aiuole o piante ornamentali.
Alcune di queste specie si cibano di foglie e fiori ed altri soprattutto le larve possono distruggere ed arrecare molti danni, cibandosi di radici, al nostro raccolto o giardino.
Specie particolari di questi insetti oltre ad attaccare i nostri giardini, piante o colture, possono infestare anche case ed appartamenti e diventare quindi un vero problema in casi di infestazioni gravi.
Quali sono gli scarabei più dannosi per le nostre piante o colture?
Vediamo quali sono alcuni tra gli scarabei più comuni e diffusi che possono arrecare danni al nostro giardino o aiuola, e compromettere in modo irreparabile il nostro angolo di relax.
- Maggiolino (Melolontha melolontha)
- Punteruolo rosso (Rhynchophorus ferrugineus)
- Bostrico della vite (Sinoxylon perforans)
- Oziorrinco
- Dorifora (Leptinotarsa decemlineata)
Maggiolino
Coleottero diffuso in tutta Europa, il maggiolino, nome comune del Melolontha melolontha, è un insetto parassita delle piante che può colpire diverse specie arboree, annuali o perenni, spontanee o ornamentali.
Il maggiolino è un insetto molto comune anche del nostro bel paese, molto grosso e massiccio, di colore marrone che va nel rossiccio, è facile incontrarlo o vederlo svolazzare tra le piante in cerca di cibo.
Purtroppo per le nostre piante esso rappresenta un difficile e scomodo inquilino, infatti come abbiamo detto è un parassita che quindi danneggia le piante cibandosi delle foglie da adulto ed allo stato larvale anche delle radici.
Punteruolo Rosso
Coleottero originario dell’Asia, il Punteruolo rosso è un altro parassita delle piante, divenuto celebre e conosciuto nell’ultimo decennio per le stragi di palme che riesce a portarsi dietro lungo il suo cammino.
Per la sua resistenza agli insetticidi, il Punteruolo rosso oggi rappresenta uno degli scarabei più pericolosi che possono infestare le nostre palme.
Il Punteruolo rosso oltre ad essere, come abbiamo detto, un insetto molto resistente a trattamenti disinfestanti e quindi ad insetticidi, rappresenta un vero pericolo perché agisce in modo silenzioso nascosto nella pianta.
Infatti i primi sintomi dell’infestazione dovuta a questo letale parassita si manifestano anche dopo molto tempo dalla sua comparsa e invasione delle nostre piante.
Bostrico della Vite (Sinoxylon perforans)
Appartenente anch’esso alla vasta famiglia dei coleotteri, il Bostrico della vite, nome comune del Sinoxylon perforans, è un parassita delle piante che attacca numerose specie sia fruttifere che ornamentali.
Il Bostrico della vite, chiamato così non a caso, dato che predilige nella sua dieta proprio la vite, e proprio su questa può causare dei danni seri.
Gli insetti adulti scavano, alla base soprattutto dei tralci più deperiti o secchi, dei fori per poter creare una serie di piccole gallerie e quindi un posto sicuro dove poter passare l’inverno, purtroppo questi stessi fori possono provocare gravi danni alla pianta ed al raccolto, dato che provocano un interruzione del flusso linfatico della pianta.
Le infestazioni del Bostrico delle vite sono molto frequenti in annate particolarmente calde e soprattutto sulle viti più danneggiate e deperite dai rigori invernali.
Oziorrinco
Un altro scarabeo molto temuto da tanti agricoltori è l’oziorinco, appartenente anch’esso alla vasta famiglia dei coleotteri, è un parassita delle piante che si nutre sia dei germogli che delle radici delle nostre piante.
I danni provocati da questo scarabeo possono essere ingenti, difatti allo stadio larvale è particolarmente dannoso nutrendosi esclusivamente delle radici della pianta.
I danni si manifestano con una ridotta crescita delle piante colpite dalla larve dell’oziorinco, dovuta proprio all’attacco subito alla radici della pianta stessa. Mentre alla stadio adulto i danni provocati da questo parassita sono meno ingenti, osservando che sono limitati a foglie mangiucchiate e quindi non letali per la pianta.
Dorifora (Leptinotarsa decemlineata)
Originario delle zone più calde del Messico, la Dorifora della patata è un coleottero parassita delle piante il cui nome scientifico è Leptinotarsa decemlineata, diffuso in Europa e nel nostro bel paese nel periodo delle seconda guerra mondiale.
Gli adulti della Dorifora amano svernare nel terreno e compaiono in superficie quando la temperatura dello stesso supera i 13-14 °C alla profondità di circa 20–40 cm.
Anche per accoppiarsi la Dorifora aspetta la temperatura giusta, infatti gli accoppiamenti avvengono al raggiungimento di una temperatura media giornaliera di 16 °C.
Dopo l’accoppiamento, la Dorifora depone le sue uova preferibilmente sulla pagina inferiore di quelle foglie che risultano essere esposte a est.
Il danno alle piante si manifesta sulle foglie, le piante colpite vengono defogliate completamente a scapito della formazione dei tuberi che rimangono piccoli ed in numero scarso.
Scarabei utili per le nostre colture: la coccinella
Tuttavia come abbiamo detto prima ci sono alcune specie di scarabeidi che a differenza di quelli precedentemente indicati, sono molto utili per il nostro giardino o orto, essendo insetti predatori di specie parassite.
Tra questi di sicuro possiamo annoverare la Coccinella.
Le coccinelle sono insetti di piccole dimensioni, in genere la loro lunghezza che non supera i 10 mm, hanno un corpo solitamente di forma emisferica, e di frequente molto colorato con livree vistose.
Vengono considerati spesso dei portafortuna e sono del tutto inoffensivi per l’uomo. Tuttavia le coccinelle sono in realtà dei predatori molti voraci e famelici di altri insetti, e non sono rari, tanto è la loro voracità, casi di cannibalismo.
Per questa ragione, le coccinelle, vengono spesso utilizzati come insetti predatori utili nella lotta biologica contro i parassiti delle piante.
Scarabeo simbologia
Gli scarabei di certo non hanno un bell’aspetto ma nel corso dei secoli hanno assunto per gli Egizi un significato particolare, difatti credevano che lo scarabeo, in particolare lo “stercorario” fosse in grado di rinascere dalla palla di sterco che trasporta da cui il simbolo della resurrezione. A testimonianza di ciò tutti i ritrovamenti di amuleti e monili con la forma dello scarabeo stercorario, con dietro preghiere o auguri.
Curiosità sullo scarabeo
Dalle dimensioni e peso che variano da pochi millimetri a specie come lo scarabeo Golia che può raggiungere e superare i 4-5 cm di lunghezza ed arrivare a superare 100 gr di peso. Analogamente per le dimensioni anche i ciclo di vita varia da pochi mesi a pochi anni.
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