Chi ama le siepi e giardini ben curati non può non conoscere il bosso, pianta sempreverde particolarmente adatta a questo scopo, è presente in quasi tutti i giardini più belli ed eleganti del nostro bel paese.
Il Bosso, il cui nome scientifico è Buxus sempervirens, è una pianta che appartiene alla famiglia delle Buxaceae, cresce spontaneo nella nostra penisola soprattutto in tutte le zone afose, prevalentemente calcaree e rocciose.
Scopriamo insieme quali sono le sue caratteristiche e perché viene cosi tanto utilizzato nei giardini più belli del nostro bel paese.
Origini del Bosso
Il bosso è una pianta originaria dell’Europa, dell’Africa settentrionale e dell’Asia occidentale. Diffuso in tutte la zone con un clima a lui favorevole lo troviamo in quasi tutti i giardini delle ville più belle d’Europa non solo nel nostro bel paese proprio per le sue peculiari caratteristiche.
Bosso pianta: caratteristiche
Talvolta chiamato anche Bossolo o Mortella, il bosso comune è una pianta a crescita lenta, può raggiungere un’altezza massima di 4-5 metri ed è particolarmente indicato per la realizzazione di siepi e bordure sempreverdi.
Dal portamento eretto e cespuglioso, il bosso è una pianta anche molto longeva arrivando a superare anche i 500 anni di età.
È dotato di robuste radici ed un profumo caratteristico e viene frequentemente utilizzato da tutti i giardinieri soprattutto per la sua folta chioma che ben si presta ad essere modellata in qualsiasi forma senza perdere la sua compattezza.
Il fusto è leggermente ingrossato alla base e la sua corteccia liscia di colore verde con il passare del tempo diventa rugosa assumendo una colorazione grigio chiaro.
Di piccole dimensioni e di colore verde scuro le foglie del bosso sono larghe circa 1 centimetro e lunghe 2 centimetri. opposte e persistenti, di forma ovale con bordo liscio, crescono in modo compatto occupando tutto lo spazio disponibile.
I fiori, piccoli di colore verde-giallastri fanno la loro comparsa in primavera, riuniti in piccoli grappoli seppur piccoli e non molto belli in compenso sono molto profumati.
In estate inoltrata, il bosso produce dei piccoli frutti, costituiti da capsule legnose molto coriacee contenenti i semi.
Bosso pianta: coltivazione e cura
Coltivata a scopo ornamentale sia in vaso che in piena terra, il bosso è una pianta di facile coltivazione, molto rustica e quindi non ha bisogno di particolari attenzioni.
Esposizione ideale per il Bosso
Il bosso è un arbusto che riesce a crescere bene in qualsiasi posizione sia soleggiata che a mezzombra, purché riparata dal vento.
Terreno
Essendo molto rustiche ben si adattano ai vari tipi di terreno, prediligendo quelli leggermente alcalini ed ovviamente ben drenati, per evitare ristagni d’acqua. Si adatta bene anche a luoghi rocciosi e quindi utilizzata singolarmente in roccaglie o giardini rocciosi.
Annaffiature
Regolari ed abbondanti, specialmente per la coltivazioni in vaso, nei periodi di caldo afoso e persistente, evitando assolutamente i ristagni d’acqua, che possono provocare il marciume radicale, annaffiando la pianta solo quando il terreno è bene asciutto. Molto meno frequenti nel periodo invernale.
Concimazioni
Il bosso, come abbiamo accennato, è una pianta molto rustica e se piantata in giardino non ha bisogno di particolari concimazioni. Nel caso della coltivazione in vaso possiamo aiutarla nel periodo primaverile con del concime a rilascio lento per stimolarne la crescita vegetativa.
Moltiplicazione e propagazione del Bosso
La moltiplicazione e la propagazione di questa pianta avviene essenzialmente per:
- Seme, la semina viene effettuata in autunno in una miscela di terriccio e sabbia per aiutare il drenaggio. La moltiplicazione del bosso per seme è uno dei metodi meno utilizzati essendo la pianta a lenta crescita.
- Talea, uno dei metodi più utilizzati, essendo rispetto alla semina molto più veloce ottenendo piantine già di una certa altezza. La talea è quella tecnica con cui si preleva dalla pianta principale un piccolo ramo, e si mette a radicare in un terriccio molto ricco di sostanze organiche mischiato con sabbia per assicurare un buon drenaggio nelle annaffiature. Il ramo cosi prelevato resterà in questo ambiente fino a quando non compariranno i primi germogli, segno che si potrà mettere a dimora in vaso o in giardino.
- Margotta, la margotta consiste nel far radicare un ramo ancora collegato alla pianta madre, allo stesso modo della talea, è un’altra tecnica con cui si ottiene una pianta che conserva le stesse caratteristiche della pianta madre.
Varietà di bosso
Esistono circa 80 specie di bosso, oltre al Bosso comune vale la pena ricordare il bosso nano, nome scientifico Buxus pumilia, dal portamento compatto e altezza piccola è particolarmente indicato per bordure e per piccole siepi.
Bosso pianta: malattie e parassiti
Il bosso, come abbiamo detto, è una pianta molto rustica e resistente, tuttavia può essere attaccata e danneggiata da diversi parassiti e malattie.
I parassiti che più di frequente possono colpire questa pianta sono gli afidi e la cocciniglia, ma tra quelli più pericolosi e dannosi per il bosso sicuramente la piralide del bosso è quello più devastante, parassita diffuso da pochi anni ed inesistente nel nostra penisola fino a qualche decennio fa.
Tra le malattie più comuni che possono colpire il bosso, data anche la sua conformazione, sicuramente il marciume radicale è quello più frequente, dovuto ad una eccessiva irrigazione con ristagni d’acqua persistenti può portare alla morte la pianta.