Alberi da frutto

L’Annona, un frutto pregiato, è spesso definito come il capolavoro della natura.

annona frutto esotico

Definito da Thaddäus Haenke, un celebre botanico Ceco, come “il capolavoro della natura”, l’annona è un frutto esotico pregiato dalle molteplici proprietà nutrizionali. Vediamo di conoscere meglio questo frutto, oggi coltivato con successo anche nel nostro bel paese.

Caratteristiche

L’annona, talvolta chiamata anche annone, è il frutto di una pianta appartenente alla famiglia Annonaceae, l’Annona cherimola. È una pianta originaria degli altipiani andini di Perù, Ecuador, Colombia e Bolivia, diffusa anche in Argentina, Cile, California, Florida, Israele, Africa del sud, Nuova Zelanda e in vari paesi del Mediterraneo, tra i quali spicca in Italia la provincia di Reggio Calabria.

Noto nel suo paese d’origine con il nome di chirimuya, da cui la trascrizione italiana cirimoia, ma è volgarmente noto anche con l’appellativo inglese cherimoya, l’annona ha un aspetto davvero particolare ed è ricco di proprietà nutrizionali.

Annona frutto esotico pregiato

Grande più di un’arancia di forma irregolare, l’annona, è un frutto esotico dall’aspetto coriaceo dotato di una buccia davvero particolare, che ci ricorda un po’ delle squame di grandi rettili, di colore verde con sfumature giallognole a seconda della sua maturazione.

Polpa del frutto annona

All’interno di questa singolare buccia, l’annona presenta una polpa di colore bianco crema poco succosa, contenente anche un elevato numero di semi di colore nero non commestibili.

Annona: la storia e le origini di questo particolare frutto

La storia e le origini di questo frutto sono molto antiche, sembra che gli Inca coltivassero l’annona nelle valli del Perù e dell’Ecuador. Proprio da queste zone, la coltivazione si sarebbe diffusa in tutta l’America centrale e meridionale. Gli Inca soprannominarono questo frutto “Chirimoya“, ovvero “cuore freddo“, per la sua forma a cuore e il colore verde. Con l’avvento dei “conquistadores” spagnoli, l’annona è stata diffusa nel Mediterraneo, in particolare in Spagna, oggi maggiore produttore mondiale.

Nel nostro bel paese arriva solo agli inizi dell’Ottocento grazie a studiosi ed estimatori, prima presso l’Orto botanico di Palermo, poi in Calabria, nella fascia costiera della provincia di Reggio Calabria. L’Annona, infatti, si è sposata bene con gli impianti di agrumi e, già dal secolo scorso, in ogni appezzamento di terreno era presente almeno un esemplare di questa pianta.

Sapore dell’annona

Il sapore dell’annona è sub-acido e delicato, a volte descritto da alcuni come un miscuglio tra ananas, fragola e mango. Per assaporare e gustare al meglio questo particolare frutto il grado di maturazione deve essere ottimale: alla vista il frutto si deve presentare sodo ma morbido al tatto, ancora verde, e il suo picciolo si stacca delicatamente.

Come si mangia il frutto annona?

Anche se abbiamo detto che ha un aspetto abbastanza coriaceo, è un frutto invece, nella sua maturazione ideale, delicato e proprio per questo motivo non viene sbucciato per non rovinarlo. Per consumare il frutto annona basterà tagliarlo a metà, una volta tolto i semi sarà possibile gustarlo con un cucchiaino, servitelo, per quanto possibile, freddo.

Oltre ad essere gustato in purezza senza l’ausilio di nessun altro alimento con il solo ausilio di un cucchiaino, negli ultimi anni sono stati realizzati anche tantissimi dessert con l’annona come sorbetti, confetture, crostate, macedonie e gelati.

Coltivazione dell’Annona

L’annona è un frutto esotico pregiato, e almeno in Europa la sua coltivazione e quindi la sua distribuzione è limitata.

In Ecuador, l’Annona cresce in zone con temperature medie annuali comprese tra 18 e 20 °C, con minime comprese tra 10 e 12 °C massime tra 26,5 e 30 °C. L’Annona selvatica cresce comunemente in zone con piovosità annua tra 800 e 1.000 mm (concentrata in 8 mesi all’anno) e con tassi di umidità alti, compresi tra 75% e 85%.

Anche in Italia la disponibilità di questo frutto è scarsa e perlopiù limitata alle grandi città, a eccezione delle poche località nelle quali il frutto può essere coltivato (come nella Sicilia orientale e provincia di Reggio Calabria in tutta la zona costiera che va da Bagnara Calabra a Melito Porto Salvo).

La pianta dell’Annona predilige i versanti collinari esposti a Sud e prossimi al mare. Quando si coltiva nel terreno troppo caldo, raramente fruttifica e nel caso lo facesse i frutti non saranno di buona qualità.

In Italia, la pianta dell’Annona può superare i due metri di altezza e dotata di un fusto poco sviluppato ma con una chioma fitta e con foglie larghe ed appuntite.

La pianta dell’Annona fiorisce agli inizi di maggio e la sua fioritura si protrae fino al mese di agosto (anche se in alcuni casi può arrivare fino ad ottobre), seguono poi le fasi di crescita dei frutti e della loro maturazione tra fine agosto e inizio ottobre.

Maturazione e raccolta dei frutti dell’Annona

Il periodo di maturazione dei frutti dell’Annona dipende sostanzialmente dalla località in cui si coltiva, nel mediterraneo maturano in autunno.  La raccolta dei frutti inizia a fine settembre e termina a metà dicembre.

Proprietà organolettiche

L’annona è un frutto ricco di potassio e per questo motivo è indicato nelle diete per anziani, convalescenti, donne in gravidanza e bambini, anche in fase di svezzamento. Contiene, inoltre, fosforo, ferro, vitamine A, B1, B2, C. Dotato anche di proprietà antiossidanti combatte i radicali liberi che provocano l’invecchiamento cellulare.

Controindicazioni nel consumo dell’annona

Non risultano controindicazioni associate al consumo della polpa dell’annona, ma bisogna evitarne di mangiare i semi che non sono commestibili, considerati da alcuni addirittura tossici.